I trent’anni di Cantine aperte e del Turismo del vino

La manifestazione Cantine Aperte celebra i suoi trent’anni con 600 cantine che aprono le loro porte per il fine settimana (28-29 maggio 2022), coinvolgendo appassionati e turisti del vino in degustazioni, concerti, rassegne artistiche, trekking nei vigneti, lezioni di cucina e street food.

Per il Movimento del Turismo del Vino, però, questo speciale anniversario è anche l’occasione per concentrare l’attenzione di tutti su due temi fondamentali: la sostenibilità ambientale ed il consumo consapevole. Due argomenti non certo nuovi, anzi di cui si parla da anni, ma sui quali è sempre più importante concentrare l’attenzione, soprattutto in momenti come Cantine Aperte, ai quali partecipa un larghissimo pubblico di appassionati.

Nel caso della Toscana, l’hashtag che è stato adottato per l’occasione è #peccatonaturale. Come spiega un post pubblicato su Facebook: “#peccatonaturale è coltivare vini biologici, un #peccatonaturale è coltivare una passione, un #peccatonaturale è degustare annate accompagnati dalla musica, ma anche rasserenare l’animo davanti a paesaggi sconfinati, è conoscere la terra e i suoi frutti, ammirare l’arte in contesti inediti, sorseggiare racconti, è tornare bambini, è vivere a pieno #cantineaperte2022”.

Sul sito internet si trovano poi tutti i dettagli degli appuntamenti – è sempre opportuna una prenotazione in anticipo – che le cantine toscane hanno voluto realizzare in questa occasione davvero speciale, che è poi anche un modo per attraversare il nostro territorio in maniera diversa dal solito, seguendo itinerari e vigneti che molto spesso ammiriamo come parte del paesaggio, senza però dedicare loro la giusta attenzione.

Venticinque sono le cantine della provincia di Siena che partecipano, con una presenza particolare di vini biologici e naturali abbinati ai tanti prodotti tipici del nostro territorio, che ha uno dei più alti tassi di vini a denominazione di origine in Italia, e dove lasciarsi andare a qualche #peccatonaturale non è difficile, né tantomeno trasgressivo.

Roberto Guiggiani