Il 150° anniversario del “Piccolomini” ricordato con un libro e una festa

liceo classico Piccolomini

I colori sono quelli da sempre, di amore nei confronti della scuola ce n’è abbastanza da nutrire almeno tre generazioni: dalla mattina di sabato 26 maggio all’alba della domenica, sarà la notte biancoverde del Liceone, la grande festa degli studenti del Classico “Piccolomini”. Tutti insieme appassionatamente nei locali dello storico istituto del Prato di Sant’Agostino, dai quattordici ai novant’anni, ex studenti attempati e adolescenti ancora impegnati sui libri. Centocinquant’anni (quasi una simbiosi con l’Unità d’Italia) sono una bella ricorrenza, e l’associazione Il Liceone, insieme al corpo docente della scuola, ha fatto le cose in grande. Prologo alle ore 10 con la 24° edizione del premio di poesia Intervallo, vincitrice quest’anno una studentessa del Lido di Camaiore. Alle 17,30, nella chiesa di sant’Agostino, Federico Valacchi dell’Università di Teramo, Geremia d’Olimpio vicepreside del “Piccolomini” e Alessando Bellini presidente de Il Liceone presentano il libro “Il Liceo Classico di Siena. Dal Granducato allo Stato liberale ” (volume primo) a cura di Giacomo Zanibelli, testi di Patrizia Turrini, Alessandro Leoncini e Vincenzo Coli, Nuova Immagine Editrice. Quindi tutti a scuola e l’inizio della festa vera e propria: aperitivo con pianobar di Ludovico Troncanetti, il buffet di Stefano Azzi, il teatro di Ugo Giulio Lurini, la musica di Renzo Gambi, il rock degli Shakers e danze fino alle ore piccole. La biglietteria è all’ingresso. Il libro, che sarà consegnato a tutti i partecipanti, è il primo di una serie di volumi che ripercorrono la storia del Liceo: alcuni ex liceali oggi studiosi di archivistica si sono basati su documenti inediti di straordinario interesse custoditi dalla scuola; un tipo di ricerca mai fatta prima in Italia, dato che in altre circostanze ci si è limitati a pubblicare inventari. Tanto materiale che, a partire dai primi tentativi di creazione di un liceo nell’età napoleonica e passando per il 1862 , data dell’effettiva fondazione della scuola, getta luce sugli aspetti politici, sociali e culturali della società senese nella seconda metà dell’Ottocento. Una pubblicazione che resterà come contributo alla conoscenza della storia della nostra città e che avrà presto un seguito dedicato alle vicende del “Piccolomini” nel secolo scorso.