Hanno collaborato con Jethro Tull, Goran Bregovic e molti altri. Francesco De Gregori ha cantato con loro. Si chiamano L’Orage, sono valdostani e venerdì sera suoneranno al Cacio & Pere di Siena. Alle 22 la band si esibirà davanti al pubblico senese con il proprio sound che fonde il mondo folk, quello della canzone d’autore e quello del rock.
Nati nel 2009 dalla collaborazione tra il cantautore Alberto Visconti e i fratelli Rémy e Vincent Boniface, L’Orage in breve tempo hanno conquistato un pubblico sempre più numeroso. Tra i progetti più importanti quella che ha visto gli L’Orage nel 2013 protagonisti del concerto evento “L’Orage e Francesco De Gregori insieme dal vivo” frutto della collaborazione con il grande artista romano. L’Orage hanno presentato la propria personale rilettura di dodici canzoni di De Gregori da lui reinterpretate per l’occasione. Francesco De Gregori ha anche regalato a L’Orage la propria interpretazione di “La Teoria del Veggente”, brano firmato da Alberto Visconti e dai fratelli Boniface, pubblicato nel disco “L’Età dell’Oro”.
A Siena il gruppo presenta il nuovo lavoro discografico Macchina del Tempo, il quarto album uscito a gennaio 2016, prodotto con Enrico ‘Erriquez’ Greppi e sostenuto da un crowdfunding.
«Ogni band – spiega Alberto Visconti, penna de L’Orage, – può essere intesa come una Macchina del Tempo, l’elemento fondante della musica, del ballo che ancora oggi fa parte del nostro DNA; ma L’Orage è anche una macchina diacronica, che unisce gli strumenti antichi e di tradizione popolare, come ghironda e organetto diatonico, alla formazione rock in un continuo dialogo presente-passato divenuto ormai la nostra cifra stilistica. Vocazione di dialogo temporale sottolineata anche dalla scelta analogica fatta in studio a Roma con il fonico Gianluca Vaccaro».
La formazione che ha suonato in Macchina del Tempo si è sensibilmente modificata grazie all’ingresso nel gruppo del franco-italiano Marc Magliano al basso elettrico, L’Orage si è chiuso in ritiro invernale in Valgrisenche, una delle valli più fredde e isolate della nativa Val d’Aosta e con uno strenuo lavoro collettivo, che per la prima volta vede la firma anche di Florian Bua (batteria) e Matteo “Memo” Crestani (chitarra), sono nati i brani e gli arrangiamenti strumentali di Remy e Vincent Boniface, vere proprie canzoni dentro le canzoni, secondo uno stile musicale inconfondibile che L’Orage non intende tradire.