Largo Cacioli è stato rinnovato con piante, siepi e arredo urbano, intorno al monumento che ricorda Mario Morgantini, Ermanno Baldetti, Pietro Guazzini, Dino Morelli, martiri della Resistenza chiusina, e tutti i caduti. Si tratta di un luogo simbolo, insomma, dedicato alla memoria di Don Rinaldo Cacioli, parroco, croce di guerra al valor militare, ucciso durante un bombardamento in Africa. E proprio qui di fronte, durante la liberazione di Chiusi, si sono svolti gli contri più cruenti tra le truppe degli alleati e quelle nazifasciste. Dare nuova vita, tenere curato e pulito questo angolo incantato del centro storico, con gli alberi, l’arredo urbano, la fontana, le panchine, la statua dedicata ai caduti, non ha solo il valore di un senso civico, ma anche di tutela di una memoria storica. Il sindaco Stefano Scaramelli fa un appello ai cittadini “perché si impegnino a frequentare con rispetto questi e tutti gli spazi pubblici”. L’inaugurazione di Largo Cacioli è avvenuta lo scorso 25 aprile dopo la deposizione di corone a Montallese, Macciano, rione Carducci, in varie zone di Chiusi Scalo e del centro storico. La Filarmonica Città di Chiusi, ha accompagnato tutto il percorso, eseguendo brani suggestivi e patriottici, a partire dall’inno nazionale, con la riconosciuta capacità: di recente è stata riconosciuta “banda di interesse nazionale”.