Settimana di presentazioni di libri agli Intronati. Si inizia con un’opera sul Genocidio, poi sarà la volta di un volume sull’Egitto e infine uno sull’Argentina.
Tre storie per tre libri, tre esperienze per scoprire mondi di dolori e speranze che saranno al centro della settimana di eventi alla Biblioteca comunale degli Intronati. Si inizia domani con il libro di Simon Goodman “L’orologio di Orfeo” (Electa, Milano 2015): la storia avvincente della famiglia dell’autore, una dinastia di ricchi banchieri ebrei-tedeschi collezionisti d’arte, deportati e uccisi nei campi di concentramento nazisti, fino al successivo tentativo di Goodman di rientrare in possesso delle opere sottratte.
Martedì 17 maggio si terrà la presentazione del primo romanzo Ezzat El Kamhawi “La città del piacere” (Il Silente, Fagnano Alto 2015), considerato ad oggi una delle espressioni più particolari della produzione letteraria egiziana: una città unica, quasi astratta, i cui bianchi palazzi si stagliano alti e leggeri, nel mezzo del deserto. Si dice sia stata eretta in un solo giorno e consacrata alla Dea del piacere. I suoi abitanti, plasmati per rispondere alla chiamata della seduzione e abbandonarsi a carezze lascive, consumati da un desiderio bruciante e inappagabile. La città del piacere è un luogo leggendario, in cui reale, illusorio e immaginario si intrecciano e si confondono.
Venerdì 20 Maggio sarà invece la volta dell’evento organizzato in collaborazione con la sezione senese Amnesty International, la presentazione del volume di Norma Victoria Berti “Donne ai tempi dell’oscurità. Voci di detenute politiche nell’Argentina della dittatura militare” (Edizioni Seb27, Torino 2009): l’autrice, argentina, aveva 21 anni quando nel 1976 fu sequestrata e condotta in un centro di detenzione dove scomparvero più di 2.500 persone. Messa in libertà nel 1979 ha lasciato il suo Paese nel 1980 e da allora risiede in Italia. Il libro aiuta a capire la quotidiana “resistenza” di tante “donne scomode” con le quali quel regime sarà infine costretto a confrontarsi. Fuori con le “pazze di Plaza de Mayo”, nel carcere irridendole quali “sovversive irrecuperabili”. Il libro ha vinto il Premio intitolato a Franca Pieroni Bortolotti promosso dalla Società Italiana delle Storiche. Tutti gli incontri si terranno presso la Sala Storica della Biblioteca (V. della Sapienza, 5) alle ore 17.00.