Manca pochissimo all’inaugurazione della nuova mostra al Santa Maria della Scala su uno dei personaggi più noti e più amati nel mondo dei fumetti: Tex Willer, il pistolero dell’Arizona le cui avventure emozionano e appassionano milioni di lettori dal 1948 ad oggi. Il suo personaggio è letteralmente “esploso” nel Dopoguerra, quando il mito americano ha coinvolto anche l’Italia insieme a tutti gli altri Paesi dell’occidente. Le storie di Tex sono arrivate a vendere anche 700mila copie al mese, e il suo mito resiste ancora oggi, generazioni dopo rispetto a quella che per prima lo conobbe sette decenni or sono. Tex ha contribuito ad accrescere il fascino che si prova in Italia verso le storie western e verso gli allora sconfinati paesaggi e panorami di svariati stati americani.
Il successo dei fumetti, e delle mostre sui fumetti, deve aver spinto a pensare di organizzare un evento di questo tipo anche a Siena. Basti pensare al Lucca Comics & Games, che quest’anno ha fatto registrare il record di 270mila biglietti venduti. A ottobre, poi, una mostra dedicata proprio al pistolero dell’Arizona ha riscosso un buon successo di pubblico nel comune di Barberino Tavarnelle.
Adesso Tex arriverà a Siena. L’attesa è tanta, e negli storici edifici di piazza Duomo proseguono i preparativi per l’allestimento. L’esposizione sarà effettuata al settimo livello di palazzo Squarcialupi, ovvero nei locali che sono stati recentemente restaurati e rinnovati e che già nelle scorse settimane hanno ospitato importanti eventi del settore enogastronomico. Il Comune vuole fare le cose in grande, anche perché a palazzo comunale si augurano che la mostra su Tex Willer possa essere uno degli elementi di richiamo nel periodo delle prossime festività natalizie anche da un punto di vista turistico, e allora è già stato approvato un piano di promozione e di comunicazione di 21mila euro per questo evento. La mostra “Tex – 70 anni di un mito” sarà inaugurata venerdì 22 novembre, l’esposizione rimarrà aperta per tutto il periodo delle festività natalizie fino al prossimo 26 gennaio 2020.
Informazioni sulla mostra
Era il 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane usciva il primo numero di Tex, personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale.
Settant’anni dopo, Tex Willer viene celebrato con un’esposizione, di fatto il più importante omaggio mai dedicato ad Aquila della Notte, che racconta la sua straordinaria vicenda editoriale attraverso disegni, fotografie, materiali rari e talvolta inediti, nonché installazioni create appositamente per l’evento: le indimenticabili sfide di Tex con Mefisto, suo nemico di sempre e incarnazione del male; le avventure dove, a capo dei navajos, affronta banditi e malfattori per salvare le tribù indiane perseguitate; le galoppate sui sentieri polverosi del vecchio West e le scorribande dai caldi deserti del Messico fino alle gelide regioni del grande nord.
Nella mostra, i visitatori potranno ammirare, tra i tanti documenti, la prima vignetta di Tex in più lingue, il ritratto di Gianluigi Bonelli e famiglia realizzato da Ferdinando Tacconi, le fotografie di Aurelio Galleppini e la macchina da scrivere di Gianluigi Bonelli: l’Universal 200 decorata dallo stesso Bonelli e conservata nella sala riunioni della casa editrice, con la quale sono state create le prime storie di Tex.
Nel corso dei suoi settant’anni, Tex ha avuto quattro sceneggiatori principali, le cui narrazioni potranno essere ammirate al Santa Maria della Scala: Giovanni Luigi Bonelli (Milano, 22 dicembre 1908 – Alessandria, 12 gennaio 2001), creatore del mito di Tex, seguito, nel 1976, dal figlio Sergio Bonelli, che firma il fumetto con lo pseudonimo di Guido Nolitta; Claudio Nizzi, che subentra nel 1983, mescolando al western elementi tipici del genere poliziesco, e infine, dal 1994, Mauro Boselli, attuale curatore che riporta Tex alle origini.
In mostra saranno esposte le prime pagine di alcuni quotidiani che consentiranno, inoltre, di ripercorrere settant’anni di storia italiana: una sorta di parallelo tra le avventure del coraggioso ranger e le vicende del nostro Paese.
Uno spazio sarà interamente dedicato all’esposizione dei materiali a opera di due noti fumettisti senesi: Giovanni Ticci, che nel 1968 firmò la sua prima avventura texiana, e Alessandro Bocci, disegnatore per Sergio Bonelli editore dal 2001.
Gennaro Groppa