Il percorso per un Giubileo in movimento

Il Giubileo è movimento. C’è chi si muove verso Roma, c’è chi si sposta per vedere altri luoghi importanti per il cattolicesimo. Tutti si mettono in moto, con lo spirito e con il corpo. Per questo Siena News vuole proporre ai propri lettori un percorso giubilare, che tocchi i punti più importanti delle nostre celebrazioni per il Giubileo della Misericordia. Ne scriviamo proprio oggi, in occasione dell’apertura in Duomo della porta del Perdono (ore 16), che per l’occasione sarà la porta della Misericordia.

Visto il tema dell’Anno Santo istituito da papa Francesco non si può che iniziare dal Battistero di San Giovanni. Proprio qui, infatti, sono conservate le sette opere di Misericordia corporale dipinte da Benvenuto di Giovanni. Seguendo i dettami del Vangelo di Matteo, queste rappresentano: il dare da mangiare agli affamati; il dare da bere agli assetati; il vestire gli ignudi; l’alloggiare i pellegrini; il visitare gli infermi; il visitare i carcerati; il seppellire i morti.

La tappa successiva è una visita al Museo dell’Opera, dove è possibile ammirare la Madonna del Perdono di Donatello. L’opera è in stile stiacciato, con la Madonna che sembra ergersi maestosa col Bambino in braccio, mentre i cherubini sullo sfondo sono appena percettibili per il bassissimo rilievo. Esemplari sono le correzioni ottiche legate al punto di vista, tipiche dell’opera donatelliana: il bordo superiore del tondo presenta inserti in vetro come se fosse sfondato e questo effetto di tridimensionalità illusoria è perfettamente percettibile sia nell’originale conservato al museo, sia nella copia, posta sopra la porta del Perdono del Duomo. Proprio davanti a questo passaggio dovremmo soffermarci per vedere anche le  due imposte bronzee di Vico Consorti con pannelli che ricordano le Consacrazioni della città alla Madonna, realizzate nel 1946.

Il nostro percorso giubilare continua poi al Santa Maria della Scala, per intraprendere l’itinerario di “Nutrire e Accogliere” (aperto fino al 6 gennaio 2016). Non è un caso, perché proprio l’accoglienza e il ristoro dei pellegrini rientrano tra le opere di Misericordia corporale indicate da Gesù. Al Santa Maria i visitatori si possono muovere all’interno dei suggestivi ambienti della Cappella del Manto, della Corticella e della vecchia strada, meglio nota come la ‘’strada interna’’ che in epoca quattrocentesca ospitava anche magazzini e botteghe all’interno degli ambienti che oggi sono adibiti ad ospitare il Museo Archeologico.

L’ex spedale in questo periodo contiene anche i restauri di due opere di Ambrogio Lorenzetti Il polittico di San Pietro in Castelvecchio e La Maestà e storie di San Galgano . Visto che il recupero di questi capolavori è aperto al pubblico non è possibile perderseli. Proprio l’apertura di questa mostra sul recupero dell’opere del Lorenzetti è stata la ragione dello spostamento, a data da definirsi, dell’esposizione delle foto sul Santa Maria di Federico Pacini. Il fotografo ha scritto una lettera aperta alle autorità cittadine, lamentandosi di non essere stato avvertito del cambiamento. L’esposizione di Pacini dovrebbe essere la prima tappa di un percorso con alla base la narrazione delle vicende urbanistiche della città attraverso alcuni suoi luoghi-simbolo.

Aspettando che ci sia anche l’opportunità di vedere questa mostra, il visitatore si può accontentare, pensiamo abbastanza stanco e appagato, di uscire dall’ex spedale ricevendo in dono un panino dell’accoglienza e della misericordia, da ritirare alla caffetteria.

Probabilmente il viaggio che proponiamo è troppo lungo da farsi in una giornata, però è sicuramente da seguire, anche da chi non è fedele e non è interessato al Giubileo.

Per chi volesse prenotare la visita ai restauri delle opere del Lorenzetti, questi sono i contatti:
call center 0577 286300 (dal lun al ven. dalle ore 9,00 alle ore 17,00)
Mail: ambrogiolorenzettisms@operalaboratori.com
Web: www.santamariadellascala.com

Emilio Mariotti