Il romanzo “Il Rivoluzionario” apre una riflessione sull’Italia della prima Repubblica

Sabato 27 aprile, alle ore 17.30, Le Stanze della Memoria, in via Malavolti, 9 a Siena ospiteranno la presentazione de “Il Rivoluzionario”, un romanzo di Valerio Varesi definito “coraggioso e provocatorio” e che racconta “la vita di un comunista eretico nell’Italia della prima Repubblica, dalla Liberazione alla sconfitta”. Alla serata, promossa da Arci e Anpi provinciale di Siena, interverranno, oltre all’autore, Adriano Scarpelli, dell’Arci Siena; Riccardo Margheriti, dell’Anpi provinciale di Siena e Maurizio Boldrini, giornalista e docente presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università degli Studi di Siena.
La presentazione del libro di Varesi rappresenta anche il primo atto concreto del protocollo sottoscritto lo scorso gennaio tra Arci e Anpi provinciale per rafforzare i rapporti di collaborazione, già stretti e tesi a favorire una crescente diffusione e promozione dei valori di libertà, uguaglianza, democrazia e giustizia sociale alla base della Costituzione italiana e della lotta di Liberazione.

 

Il libro. “Il Rivoluzionario” propone un affresco della prima Repubblica raccontato attraverso le vicende di un uomo comune, Oscar, e di sua moglie Italina. Ne risulta un libro unico in cui vengono raccontati, dal basso, circa trentacinque anni di storia italiana, a partire dall’alba della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista, quando un’intera generazione di uomini e donne sogna di poter cambiare il mondo. Tra di loro ci sono Oscar Montuschi, ex combattente partigiano, e Italina, figlia di un comunista che ha perso la vita nella Resistenza, perno di una famiglia povera, ma ansiosa di riscatto sociale in una Bologna distrutta che ripone grandi aspettative nel più grande partito comunista dell’Occidente. Oscar, però, si accorge ben presto come gli ideali della Resistenza siano stati traditi, in tutti i sensi. Il comunismo con il quale si scontra è diverso da quello in cui ha sempre creduto: da una parte, l’ipocrisia di un partito che, con scelte opportunistiche, cerca di ottenere visibilità e posti al governo e, al tempo stesso, di attirare gli incerti, i cattolici e le masse. Dall’altra, il partito comunista deve fare i conti con gli irriducibili che non hanno voglia di deporre le armi e vogliono continuare a farsi giustizia sommaria da soli, quella giustizia che i tribunali hanno deciso di non fare più. Nel frattempo, in Europa crolla il sogno sovietico a vantaggio del sogno americano e l’unica speranza per cambiare le cose sembra essere la ribellione, mantenendo vivi i propri ideali e idee.

 

L’autore. Valerio Varesi, torinese, classe 1959, è giornalista e autore di numerosi romanzi. Portano la sua firma le avventure del Commissario Soneri, fortunato protagonista di libri e fiction televisive di successo. Suo anche il racconto delle brigate partigiane ne “La sentenza”, ispirato alla “Quarantasettesima Brigata Garibaldi” di Ubaldo Bertoli. Nel 2009 Varesi ha ricevuto il premio alla carriera Lama e Trama “per avere impresso al giallo italiano suggestioni paesaggistiche e complessità psicologiche degne della grande letteratura” e nel 2010 ha vinto il Premio Serravalle Noir. Nel 2011 è stato finalista al Premio CWA International Dagger con il romanzo River of Shadows, versione inglese di “Il fiume delle nebbie” e ha vinto il premio del Festival del Giallo e del Noir Mediterraneo con il romanzo “E’ solo l’inizio, commissario Soneri”. Il commissario Soneri è approdato in tv con il volto di Luca Barbareschi nella serie “Nebbie e Delitti”.