Una tazza di caffè, una situazione informale e senza filtri, una conversazione possibile sulla ricerca e il lavoro dei giovani artisti contemporanei e sui loro progetti di dialogo con la cultura, la tradizione artigiana e il patrimonio antropologico del territorio senese: c’è tutto questo alla base della «Colazione d’artista», occasione di incontro e confronto che fa parte del progetto “Go to App – Digital Renaissance”.
Due sabati (il 3 e il 10 novembre), quattro artisti, i tavoli del bar Il Palio (in Piazza del Campo a Siena) organizzati per la colazione, sia essa intesa nella versione italiana o in quella internazionale di brunch: in questo modo sarà possibile interagire con i giovani vincitori del bando di residenza promosso dalla Siena School for Liberal Arts con la Fondazione Musei Senesi e la collaborazione pro bono di Siena Art Institute Onlus. Questo sabato (3 novembre, dalle 9 alle 10) il primo appuntamento di cui saranno protagonisti Giammarco Cugusi e Gabriele Dini, mentre la prossima settimana (sabato 10 novembre, dalle 10.30 alle 12) sarà la volta di Adriana Amoruso e Claudia Ponzi.
È dunque, questa, un’occasione informale, coinvolgente, libera da intermediazione e filtri per conoscere da vicino i quattro giovani artisti e potersi confrontare con il loro approccio e la loro ricerca, consumando una piacevole colazione o un brunch in Piazza del Campo (offerti a tutti i partecipanti); un’esperienza diversa di approccio all’arte contemporanea, aperta a tutti e a ingresso libero.
L’evento potrà ospitare al massimo 20 partecipanti: si consiglia la prenotazione al 349 7268453 o via mail all’indirizzo sienaschooloffice@gmail.com.
DETTAGLI
CHI: Giammarco Cugusi, Gabriele Dini
QUANDO: sabato 3 novembre 2018, ore 9-10
DOVE: Bar Il Palio – Piazza del Campo, 47 (Siena)
CHI: Adriana Amoruso, Claudia Ponzi (con Valeria D’Ambrosio)
QUANDO: sabato 10 novembre 2018, ore 10.30-12
DOVE: Bar Il Palio – Piazza del Campo, 47 (Siena)
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GLI ARTISTI
Giammarco Cugusi (Bergamo, 1991) si è formato tra Venezia e Gent (Belgio).
La sua ricerca – che parte dall’esperienza personale sua come di altri coetanei – mira a dare voce a una generazione che, nonostante le difficoltà e la precarietà, risponde all’umiliazione con umiltà e dedizione.
Gabriele Dini (Viareggio, 1985) si è formato tra Carrara e Londra (UK).
Artista multimediale, trova nell’installazione e nell’interattività con l’opera la sua espressione migliore; la sua ricerca si basa sull’interazione e il dialogo tra materia e lavoro digitale.
Adriana Amoruso (Trani, 1991) si è formata a Firenze.
Il suo lavoro è incentrato sulla sperimentazione di opere prodotte con tecniche e linguaggi interdipendenti (dall’installazione alla video-arte, fino alla performance) volta a far interagire la formazione di matrice pittorica con la miriade di possibilità espressive di cui il contemporaneo necessita. Il meccanismo di contagio e interdipendenza tra i vari “generi” mira così a maturare uno spirito artistico polivalente e multiforme.
Claudia Ponzi (Padova, 1988) si è formata a Milano.
La sua ricerca spazia tra varie forme interpretative – sempre a cavallo tra l’installazione e la performance – senza disdegnare incursioni nella video arte, la fotografia, il disegno; la dimensione narrativa gioca in uno spazio tra infanzia ludica e sessualità componendo dichiarazioni d’amore, spesso rivolte a una collettività.
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IL PROGETTO
Il progetto “Go to App – Digital Renaissance” nasce dalla collaborazione tra la Siena School for Liberal Arts e la Fondazione Musei Senesi per offrire un’opportunità di residenza artistica in provincia di Siena a quattro artisti under 35, selezionati attraverso un bando nazionale e guidati dalla giovane curatrice Valeria D’Ambrosio.
Il progetto mira a mappare e rileggere in chiave contemporanea una Toscana alternativa fatta di pratiche tradizionali, specialmente artigianali, spesso sconosciute al grande pubblico ma di grandissimo interesse culturale, artistico, antropologico. I quattro artisti– impegnati in una residenza di 30 giorni presso gli Atelier del Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio di Serre di Rapolano (Siena) – hanno lavorato entrando in contatto con le comunità locali per stabilire un dialogo con le realtà museali del territorio; a conclusione della residenza produrranno un’opera ciascuno da esporre in uno dei musei della Fondazione Musei Senesi e che poi confluiranno in una mostra collettiva in programma a fine novembre.
Il progetto ha il sostegno del MiBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura” ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Rapolano Terme (che ospita gli artisti e la mostra collettiva) e con i Comuni di Asciano, Castelnuovo Berardenga e Trequanda.
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