Si riunisce lunedì pomeriggio, alle 15.30, il consiglio comunale di Montepulciano. Tra i punti all’ordine del giorno anche la proposta di approvazione di un documento che espone le linee guida della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte.
Alla vigilia della 36.a edizione della rassegna, che si inaugurerà giovedì 21 con un concerto sinfonico in Piazza Grande dedicato, tra l’altro, anche ai 150 anni dell’Unità d’Italia, le forze politiche tornano dunque a riflettere sul ruolo della Fondazione.
L’occasione è offerta dalle fine del primo quinquennio di attività dell’organismo fondato dalla Provincia di Siena e dal Comune di Montepulciano, periodo sufficientemente lungo per compiere un’analisi “che – recita il documento – orienti le scelte future tenendo conto dei risultati raggiunti, degli obiettivi non ancora pienamente realizzati, degli errori da non ripetere per il futuro”.
Dunque una fase di piena evoluzione che mette in primo piano la formazione artistica e la crescita culturale dei cittadini del territorio. Un altro aspetto strategico è quello relativo alle dimensioni dell’area di riferimento che oggi, in seguito all’adesione di numerosi Comuni, si identifica con la Val di Chiana senese ma che dovrebbe raggiungere la totalità del sud della provincia.
Dopo aver evidenziato il ruolo preminente che, in questo panorama, tuttora ricopre il Cantiere Internazionale d’Arte, definito “una grande esperienza per chi vi partecipa e chi vi assiste”, qualità che lo differenzia da altre iniziative che non riescono a creare le stesse spinte educative, il documento proposto dall’amministrazione comunale passa ad enunciare i percorsi futuri. Il primo riguarda proprio il coordinamento tra le iniziative culturali e artistiche dei Comuni partecipanti ai quali la Fondazione si propone come luogo di coordinamento.
Si tocca poi un tasto importante, quello del coinvolgimento di tutta la popolazione, ma il testo si fa particolarmente interessante dal punto di vista politico quando accenna al rinnovo degli organismi di direzione e della Presidenza, giunti al termine del proprio mandato, che coincide con l’apertura di una nuova fase e, infine, quando cita due aspetti dello Statuto dei quali si rende necessario l’adeguamento. Gli obiettivi sono permettere alle Amministrazioni Comunali di svolgere pienamente il potere di indirizzo e di controllo rispetto al raggiungimento dei vari obiettivi e garantire ai soci fondatori e ai soggetti più fortemente impegnati anche sotto l’aspetto finanziario di poter esercitare un ruolo da protagonisti negli organismi della Fondazione.
Dal dibattito in consiglio comunale è dunque probabile che emergano indicazioni chiare anche sulla formazione degli organismi di direzione (Consiglio di indirizzo e Consiglio di gestione) che esprimeranno il nuovo Presidente.