“Is shit art? Is art shit?” E’ questa la provocatoria domanda che Piergiacomo Petrioli, critico e storico dell’arte, rivolgerà alla platea di “StARTers – Assaggi d’arte” martedì 14 febbraio alle 18 in occasione del secondo appuntamento con il nuovo ciclo di chiacchierate con artisti e professionisti internazionali promosso dal Siena Art Institute.
Quello tra arte e letame è un legame che, nel tempo, ha prodotto gli esiti più molteplici: dalla celeberrima “Merda d’artista” inscatolata nel 1961 dall’italiano Piero Manzoni al “Rabbit-Shit-Rabbit” dell’artista svizzero-tedesco Dieter Roth. In tutti i casi – osserva Petrioli – dietro gli escrementi si nasconde una risposta iconoclasta all’arte accademica e al mondo dell’arte ufficiale, il desiderio di dimostrare che il valore di un’opera prescinde dal materiale, più o meno pregiato, con cui è stata realizzata.
Eppure – fa notare Petrioli – l’idea di utilizzare lo sterco per modellare opere d’arte non è un’invenzione dell’artista moderno, ma risale addirittura all’antichità classica. In più, proprio quei lavori in sterco realizzati ai giorni nostri con l’intenzione di dare uno schiaffo al mondo dell’arte ufficiale, sono poi diventati essi stessi una vera e propria icona dell’arte contemporanea, l’antiaccademico si è fatto accademia, osannato proprio da quel mondo che l’opera aveva voluto criticare. E allora – si chiede Petrioli – quanto resta di originale e provocatorio in una statuetta di letame? E qual è il suo valore? Quanto conta, nell’arte, l’idea? Quanto la tecnica?
Dopo l’appuntamento con Piergiacomo Petrioli, “StARTers” proseguirà fino a maggio con altre 11 chiacchierate con artisti e professionisti internazionali del mondo dell’arte: il prossimo incontro, in programma martedì 21 febbraio, sempre alle 18, sarà con l’antropologa Giuditta Barduzzi. Tre i visiting artists del Siena Art Institute che condivideranno il loro percorso professionale con il pubblico di “StARTers”: la drammaturga newyorkese Kia Corthron (6 marzo), l’artista nicaraguense Rolando Castellòn (3 aprile), la pittrice americana Yvonne Jacquette (8 maggio). Gli artisti in residenza si alterneranno a personalità del mondo dell’arte, senesi, italiane e d’oltreoceano, offrendo al pubblico di “StARTers” uno sguardo a 360 gradi sull’arte e sull’essere artisti nella società moderna: Jenny Snider, artista newyorkese attualmente ospite dell’Accademia di Roma in qualità di vincitrice del Rome Prize in Visual Art 2011 (28 febbraio), Luigi Di Corato, Direttore della Fondazione Musei Senesi (13 marzo), Guido Burchi, consulente musicologico all’Accademia Musicale Chigiana (20 marzo), e poi Valeria Indice (27 marzo), Fabio Mazzieri (10 aprile), Franca Marini (17 aprile), Simone Signorini (24 aprile), che racconteranno i loro percorsi artistici spaziando dalla pittura alla musica alla video arte.
Come per le precedenti stagioni di “StARTers”, anche per gli appuntamenti di questa primavera sarà fornito, su prenotazione (info@sienaart.org ), un servizio di interpretariato in Lis (Lingua Italiana dei Segni): una scelta che testimonia la vocazione del Siena Art Institute per la piena accessibilità delle sue iniziative alla comunità sorda.
Il calendario completo di “StARTers – assaggi d’arte” è consultabile sul sito del Siena Art Institute, www.sienaart.org
Piergiacomo Petrioli
Piergiacomo Petrioli è uno storico dell’arte e vive a Bologna. I suoi ambiti di interesse spaziano dall’arte e la critica dell’arte del Rinascimento italiano e toscano fino alla critica dell’arte e al restauro a Siena nel 19^ secolo. E’ autore di numerosi articoli e libri, tra i quali un libro di testo sul Rinascimento nell’Italia Centrale dal titolo “Percorso dell’arte italiana da Firenze a Roma” (2001: Edizioni Hoepli, Milano). E’ stato docente presso le Università degli Studi di Firenze e di Siena, la New York University di Firenze, la Siena School for Liberal Arts. Collabora con “Il Sole 24 Ore”, per cui scrive di storia e critica dell’arte.