Ti racconTo le STorie di Siena…
Un itinerario dedicato ai personaggi non comuni che hanno percorso la storia di Siena, in epoche diverse, spesso non abbastanza conosciuti, protagonisti di storie di fede, passione e talento.
Cominceremo il percorso nel Campo con la bizzarra storia di Giulia Ugurgeri, vittima degli scherzi infelici del marito Flavio Chigi, protagonista di un’avventura in giro per il mondo degna di un romanzo rosa; salendo verso il colle del Duomo ci soffermeremo in Piazzetta Luigi Bonelli per parlare di questo autore teatrale, nonché giornalista, vivace protagonista dell’ambiente letterario dagli anni ‘20 fino al 1954, anno della sua scomparsa. Passando per i vicoli che girano attorno alla Cattedrale raggiungeremo la via Stalloreggi luogo familiare per il baritono panterino Ettore Bastianini, celebrato e apprezzato soprattutto per le sue interpretazioni verdiane. Il personaggio che incontreremo successivamente nell’omonima via è Tommaso Pendola, prete ed educatore, che si dedicò all’assistenza dei sordomuti a Siena nell’800. Poco lontano troveremo il luogo dove fu imprigionato Sant’Ansano, santo patrono di Siena che ha subìto il martirio immerso nella pece nel Fosso sottostante a lui intitolato. Proseguiremo lungo via Franciosa e il vicolo delle Carrozze fino a raggiungere Piazza Indipendenza e il vicolo di Pier Pettinaio, pio commerciante di pettini per telai citato nel Purgatorio di Dante. Conosceremo poi, proseguendo oltre Banchi di Sopra, Giuseppe Pianigiani, l’ingegnere che con spirito innovatore progettò il primo tratto ferroviario che da Empoli arrivava a Siena, dopo aver lavorato anche alla linea Firenze – Livorno, la famosa Leopolda. Nel Convento, che una volta sorgeva nell’attuale Piazza Matteotti, soggiornò la penitente Caterina Vannini, convertita dopo aver condotto da giovane una vita sregolata, tanto da meritare l’appellativo di Taide senese. Un’altra figura di mistica senese è Passitea Crogi, cappuccina, della quale fu accertata, nell’autopsia, l’assenza del cuore, scambiato con Gesù. Testimonianze di lei sono conservate nel Museo della Venerabile Compagnia di Santa Maria in Portico a Fontegiusta. All’interno della chiesa risalta il dipinto di Francesco Vanni che raffigura il Beato Ambrogio Sansedoni, nato deforme, eccezionale intellettuale compagno di Tommaso d’Aquino, così amato a Siena da apparire tra i personaggi della facciata del Duomo e da meritare gli onori del Palio disputato in suo onore fino alla metà del ‘500.
Da Fontegiusta ci sposteremo alla Lizza per raccontare della infelice e breve vita della figlia di Manzoni, Matilde che abitò per alcuni anni nella villa della Lizza insieme alla sorella Vittoria. Il percorso del trekking si concluderà alla Fortezza Medicea, dove potremo finire con un pizzico di sapore profano raccontando della mitica Gina Parrini, detta “la Batina” resa famosa da canti di operette goliardiche e ricordata nella lapi- de nei pressi del Ponte della Vecchia, all’ingresso della Fortezza. Il vino dell’Enoteca Italiana sarà la giusta conclusione per brindare alle “storie comuni di uomini e donne non comuni”.