“La Folgore nella Battaglia di El Alamein”, convegno a Siena all’Archivio di Stato

In occasione dell’80° anniversario della battaglia di El Alamein l’Associazione Paracadutisti d’Italia ha programmato per il 12 ottobre un convegno presso l’archivio di stato sul tema “ La Folgore nella Battaglia di El Alamein”.

Il convegno ha il patrocinio del Ministero della Difesa e del Comune di Siena, la collaborazione del Ministero della Cultura e dell’archivio di stato.
Per iniziativa del “Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano” il convegno si propone di ripercorrere le gesta di quei ragazzi che ottanta anni fa si ricoprirono di gloria nella battaglia di “El Alamein”, una delle più importanti della seconda guerra mondiale che segnò in maniera determinante le sorti del conflitto.

La Divisione “Folgore” nata pochi anni prima era stata addestrata per scopi diversi da quelli in cui poi fu impiegata, i paracadutisti avrebbero dovuto prendere parte all’operazione C3 che prevedeva l’invasione dell’isola di Malta, ma nel giugno del 1942 i successi del Generale Rommel in nord africa, indussero il comando tedesco a rinunciare momentaneamente al piano, che fu rimandato a settembre.

L’avanzata di Rommel fu bloccata dagli Alleati e i tedeschi si videro costretti a far affluire in Nord Africa anche le truppe che si erano già addestrate per l’invasione di Malta.

La “Folgore” si trovò così in uno scenario totalmente inedito per le sue caratteristiche, l’entusiasmo e le grandi motivazioni le consentirono di adattarsi subito alla nuova situazione, ai paracadutisti fu affidato il compito di difendere la parte sud dello schieramento, quella a ridosso della depressione di El Qattara.

Secondo alcuni le battaglie ad El Alamein furono più di una la prima dal 1 al 27 luglio poi ci fu la battaglia di Alam Halfa ritenuta da molti come la seconda battaglia di El Alamein ed in fine quella con inizio il 23 ottobre 1942 quando alle 21:40 da parte Inglese fu dato inizio all’operazione “Lightfoot”.

Oltre mille cannoni contemporaneamente aprirono il fuoco sulle linee Italo-Tedesche, subito dopo fu lanciata una offensiva terrestre dove Francesi ed Inglesi tentarono lo sfondamento proprio nel settore sud con lo scopo di colpire alle spalle le truppe dell’asse, non avevano fatto i conti con la forza e il coraggio di quei ragazzi, i primi furono i legionari Francesi ad accorgersi che avevano di fronte dei combattenti formidabili, furono respinti al mittente con gravi perdite e coda tra le gambe, poi fu la volta degli inglesi che baldanzosi tentarono la conquista, fu qui che la Folgore dimostrò tutto il proprio coraggio.

I parà capirono che contro i carriarmati inglesi solo l’astuzia poteva dargli qualche possibilità, improvvisarono una tecnica di combattimento che prevedeva il nascondersi nelle buche farsi passare sopra il carro e assaltarlo alle spalle con bombe a mano e bottiglie incendiare.

Questo modo di combattere unito al coraggio e alla tenacia consenti alla Folgore di resistere e di non cedere nemmeno un metro di terreno, solo quando arrivò l’ordine di ritirarsi Francesi e Inglesi videro come erano fatte le postazioni Italiane, altrimenti avrebbero solo potuto immaginarle.

Questo è quanto sarà illustrato dai relatori che si alterneranno a cominciare dal Gen. C.A. (ris) Marco Bertolini che introdurrà il convegno, seguiranno poi gli interventi del Direttore del Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano Prof. Federico Ciavattone, del Comandante la Brigata Paracadutisti “Folgore” Gen.B.Roberto Vergori e del segretario Generale dell’ANPd’I Gen.B.(ris) Enrico Pollini.

Giovanni Graziotti