Ci sarà una giostra del Saracino straordinaria, domenica 1 settembre, per di più in notturna. Si aggiunge a quella tradizionale di ferragosto, ed è il modo per celebrare i trent’anni dalla ripresa della corsa che, nonostante la tradizione secolare, vide una pausa che è durata dal 1962 al 1982. Ma ci sono anche altre ricorrenze che hanno determinato una seconda edizione della Giostra: sono trascorsi 800 anni (1212) dal passaggio a Sarteano di San Francesco, 300 (1712) dall’abolizione del “Gioco della Pugna”, e 150 anni (1862) della presenza a Sarteano della Venerabile Arciconfraternita di Misericordia.
«Subito dopo l’insediamento della nuova giunta – osserva il sindaco Francesco Landi – abbiamo avviato un processo di cittadinanza attiva che ha coinvolto associazioni, attività economiche e cittadini in assemblee pubbliche molto partecipate, dalle quali è scaturita la volontà di realizzare una giostra straordinaria. Allo stesso tempo abbiamo lavorato per mantenere invariati i prezzi del biglietto, per permettere il consueto coinvolgimento di intere famiglie».
La giostra si identifica con Sarteano. Sono cinque le contrade che si dividono il territorio cittadino (Sant’Andrea, San Bartolomeo, San Lorenzo, San Martino, Santissima Trinità), altrettanti i capitani e giostratori. Questi ultimi devono centrare con una lancia, al galoppo, il maggior numero di anelli posti sullo scudo del buratto che rappresenta il cuore del guerriero saraceno nemico. Tutto si svolge grazie alla passione dei contradaioli, i veri protagonisti di ogni attimo della manifestazione: dagli eventi dei giorni precedenti la gara, alle feste di contrada, dal montaggio delle tribune nella piazza fino al fatidico momento della corsa. «Uno sforzo organizzativo notevole – aggiunge il sindaco Landi – per una comunità di 5mila persone e uno spettacolo appassionante, da considerare parte integrante delle iniziative promozionali delle Terre di Siena legate al cavallo».
Un aspetto sul quale concorda l’assessore provinciale al turismo Anna Maria Betti: «L’impegno della Provincia – afferma – è quello di accompagnare le tante specificità locali, coordinandole dentro il quadro più ampio delle Terre di Siena. Ciò consente, da un lato, di irrobustire la nostra offerta turistica, apprezzata per diversità, qualità, autenticità; dall’altro di potenziare il valore di eventi, come la Giostra, premiando lo sforzo che le comunità fanno per mantenere vive tradizioni, storia, territorio».
Il programma è intenso. Si parte venerdì 3 agosto con il Corteo dei ceri in onore di San Rocco, protettore della Giostra, si prosegue il 7 di agosto con un banchetto rinascimentale nel corso del quale i giostratori verranno armati dal Capitano del popolo. Segue, l’11 agosto, la Tratta dei bossoli e lo spettacolo medievale “I Saraceni” nel corso del quale viene effettuata l’estrazione a sorte dell’ordine di partenza delle contrade per la Giostra. Si arriva quindi alla provaccia del 14 agosto e, l’indomani, alla Giostra vera e propria, preceduta dal corteo storico in costume. Ultima data in calendario proprio l’edizione straordinaria.