Alla lentezza che provoca disagi siano ormai, purtroppo e gioco forza, abituati. In tutta Italia vige la regola del rimandare tanto ‘gli altri non hanno importanza, conta solo il mio orticello’. Di esempi ce ne sono troppi, dal pubblico al privato, da fatture che non vengono pagate a tempi di risposta biblici anche per questioni di una semplicità banale.
Ne è un esempio la richiesta che l’Arciconfraternita della Misericordia di Siena aveva inoltrato – l’iter da seguire è proprio questo – alla Soprintendenza per avere autorizzazione all’utilizzo di spazi comunali che necessitano prima del permesso, poi della delibera di giunta. Gli spazi delle Logge del Papa sarebbero serviti per l’esposizione delle foto del SipaContest e per l’asta finale. Il ricavato da destinarsi alla gente che ora ha bisogno più che mai di aiuto, nei luoghi colpiti dal terremoto.
La lettera è inviata all’architetto Vanessa Mazzini della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e il tono è, comprensibilmente, arrabbiato. A scrivere è Andrea Valboni, provveditore dell’Arciconfraternita della Misericordia. La riportiamo integralmente e lasciamo a voi il giudizio. Poi vorremmo capire dal Comune come poter recuperare a questa mancanza nei confronti della Misericordia e di tutti coloro che avrebbero ricevuto aiuti.
“Cara Sig.ra Mazzini,
la sua tardiva autorizzazione (pervenuta ieri 16/5 alle ore 14,35), in qualità di responsabile dell’istruttoria per conto della Soprintendenza, NON ci ha consentito di organizzare la mostra e l’asta di beneficenza alle Logge del Papa dal 22 al 27 maggio. Come saprà , dopo il parere della Soprintendenza, il Comune ci ha informato che per il rilascio delle chiavi delle Logge è necessario produrre la suddetta autorizzazione per consentire alla Giunta di deliberare al riguardo. In pratica non ci sono più i tempi per organizzare né promuovere adeguatamente l’evento.
Come Provveditore della Misericordia sono particolarmente amareggiato perché sarebbe stato un piccolo gesto che l’Arciconfraternita voleva offrire a favore delle popolazioni terremotate, alle quali sarebbe andato l’intero ricavato, dopo quanto già era stato fatto in questi mesi sia dai nostri volontari della protezione civile sia come Istituzione per la realizzazione di alcuni progetti con il Comitato Provinciale Terre di Siena per il Centro Italia.
Come semplice cittadino sono invece deluso perché un’iniziativa del genere, anziché essere promossa e patrocinata dalla Pubblica Amministrazione, viene piuttosto osteggiata e affossata senza alcun rispetto né verso chi la vorrebbe organizzare né, soprattutto, verso chi si trova in una situazione di grave stato di bisogno.
Le ricordo soltanto che ci eravamo mossi anche con sufficiente anticipo, forse troppo (??), per avere la disponibilità delle Logge inviando la richiesta a Comune ed a lei come rappresentante della Soprintendenza in data 27/3/2017. A questa è seguita una serie di sue richieste, immotivatamente cadenzate nel tempo anziché formulate in unica soluzione e solo dietro nostri espliciti solleciti (l’ultimo del 3 maggio u.s.), alle quali comunque abbiamo sempre tempestivamente risposto producendo tutta la documentazione.
Mi chiedo poi, qualora l’Istituzione intendesse riprogrammare l’iniziativa per un altro periodo, con quanto anticipo dovremo formulare la richiesta o se piuttosto, con un minimo di buon senso come ci auguriamo, sarà sufficiente comunicare soltanto la modifica del periodo di mostra e asta.
La invito infine, se ancora non l’avesse fatto, a fare ogni tanto un sopralluogo alle Logge del Papa per verificare lo stato di abbandono in cui versano per sporcizia e guano di piccioni, e a prendere coscienza che l’Arciconfraternita in quest’occasione avrebbe provveduto a pulirle a fondo a proprie spese.
Distinti saluti.
Il Provveditore
Andrea Valboni”