La mostra è dedicata al ricordo di questo artista senese scomparso nel settembre 2011. In molti a Siena lo ricorderanno per essere l’artefice delle porte del Tabernacolo Eucaristico del Battistero di San Giovanni o per il fonte battesimale e le formelle in bronzo della Chiesa di Maria Santissima Immacolata dei Padri Cappuccini di Poggio al Vento o le vetrate per la Basilica di San Domenico. “Mario Picchi – spiega il priore della Selva, Francesco Rinaldi – anche se da tempo si era trasferito a Roma, aveva mantenuto molto saldi i rapporti con la sua Siena e la sua contrada, tanto che proprio alla Selva regalò un bellissimo quadro dal titolo “La Madonna della Selva” a dimo- strazione del suo forte legame per la contrada. E’ stato suo nipote, l’architetto senese Marco Picchi, profondamente legato a suo zio, a proporci l’idea di allestire nella Selva una mostra con le opere più significative di Picchi. Abbiamo accolto con molto piacere ed orgoglio l’iniziativa”.
Un evento aperto a tutta la cittadinanza?
“Certamente, vorremmo che Picchi venisse apprezzato da più persone. Non deve essere solo un ricordo contradaiolo ma un momento di valorizzazione di un artista – sì contradaiolo – ma in primis senese”.
Un momento di riflessione con il convegno del 21 aprile dal titolo ” Contrada: sociali- tà, arte e cultura”. Quali temi verranno affrontati?
“Affronteremo il tema dei musei di contrada, cercheremo di sviluppare un argomento davvero importante, quello della condivisione di questi patrimoni contradaioli. Dobbiamo lanciare e dare forza al concetto che i musei di contrada devono passare dal concetto di pura conservazione del patrimonio a quello di fruizione e valorizzazione di questo patrimonio”.
Lei tiene moltissimo a ribadire quanto sia sempre più importante il concetto di senesità.
“Si, credo sia essenziale tornare a far valere la senesità in tutti gli aspetti possibili. Ecco perché teniamo anche molto a questa iniziativa. Con la mostra cercheremo di valorizzare il contributo che Picchi ha dato a Siena. Si potranno ad esempio ammirare i Numeri Unici da lui scritti per la Goliardia senese del dopguerra e per tante contrade”.
L’inaugurazione si terrà venerdì 20 aprile, alle 18, con il ricordo della figura del maestro a cura dell’architetto Marco Picchi. Al termine sarà possibile effettuare la visita guidata della mostra che rimarrà aperta fino al 22 aprile.
Elena Casi
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