Stasera al Teatro dei Rozzi ci sarà il concerto degli allievi chigiani della classe di Direzione d’Orchestra. Al termine dell’esibizione, sarà consegnato il premio Banca Monte dei Paschi di Siena
Oggi alle 21,15 al Teatro dei Rozzi, l’occhio di bue del Chigiana International Festival sarà puntato sui cinque giovani e talentuosi allievi della masterclass di alto perfezionamento in direzione d’orchestra dell’Accademia Chigiana, diretta e tenuta da Daniele Gatti, co-docente Luciano Acocella. Gli italiani Diego Ceretta e Matteo Parmeggiani, l’italo-spagnolo Piero Lombardi Iglesias, l’austriaco-spagnola Teresa Riveiro Böhm e il tedesco Filip Albert Paluchowski si esibiranno a turni alla testa dell’Orchestra Giovanile Italiana, e del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” (Maestro del Coro, Lorenzo Donati) in un programma interamente dedicato al repertorio sinfonico e per orchestra e coro di Johannes Brahms, autore quest’anno al centro del programma didattico. Dopo due settimane ininterrotte di lezione tenute da direttori e didatti di levatura internazionale quali Acocella e Gatti, e – caso unico in Europa – con la collaborazione continuativa di una formazione sinfonica in residenza, l’Orchestra Giovanile Italiana, i giovani direttori sono pronti a rivelare il loro Chigiana Factor, debuttando nel contesto di un prestigioso festival musicale internazionale.
Al termine del concerto, una commissione formata da un rappresentante della Banca Monte dei Paschi di Siena, Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Chigiana e i docenti del dorso consegnerà il Premio Banca Monte dei Paschi di Siena allo studente più meritevole, con lo scopo di permettergli di proseguire con agio gli studi e di affinare ancor più le sue promettenti doti musicali.
Il programma prende le mosse dall’Ouverture Tragica in re min. op. 81 (1880), idealmente concepita quale introduzione di un’opera lirica ispirata al Faust di Goethe, che di fatto non fu mai composta da Brahms, con la direzione di Diego Ceretta. Matteo Parmeggiani dirigerà quindi i Schicksalslied op. 54 (1871), per coro e orchestra, su testo poetico di Friedrich Hölderlin. Di seguito, Piero Lombardi Iglesias, Teresa Riveiro Böhm e Filip Albert Paluchowski e di nuovo Diego Ceretta si susseguiranno nella direzione dei quattro movimenti che compongono la sontuosa, drammatica Sinfonia n.1 in do minore op. 68, il primo lavoro puramente sinfonico di Brahms, che richiese una gestazione di ben quattordici anni. La sua prima esecuzione nel 1876 divise il pubblico tra “brahmsiani”, come Eduard Hanslick che videro nel lavoro un pietra miliare, d’incoraggiamento a proseguire sulla strada del sinfonismo “puro” interrotta dai neo-tedeschi (fautori del Poema sinfonico) e in suoi detrattori, come Hans Von Bülow che, con scherno, definì il lavoro “la Decima di Beethoven”.
Diego Ceretta, nato a Milano nel 1996, si diploma al Conservatorio G. Verdi di Milano con Fulvio Luciani perfezionandosi alla Milano Music Masterschool, nella Masterclass triennale in Direzione d’Orchestra tenuta dal M° Gilberto Serembe. Attualmente frequenta il terzo anno di Triennio di Direzione d’Orchestra al Conservatorio G. Verdi di Milano nella classe di Daniele Agiman. Debutta nel dicembre 2016 con l’Orchestra Filarmonica Italiana, e nel febbraio 2017 con l’Orchestra Filarmonica di Sanremo, con la quale instaura un rapporto di intensa collaborazione. Ha debuttato a giugno alla Carnegy Hall con dell’Ecomusic Big Band, in una prima esecuzione assoluta di Girolamo Deraco.
Nato in Svezia nel 1989, ma di doppia nazionalità italiana e spagnola, Piero Lombardi Iglesias è violinista di formazione (ha studiato con Zakhar Bron e Josef Rissin), e ha studiato direzione d’orchestra alla Zürcher Hochschule der Künste con Johannes Schlaefli, per poi perfezionarsi nel 2017 con Bernard Haitink a Lucerna e con Nicólas Pasquet a Weimar. Attulamente è Chief Conductor all’Akademische Orchestervereinigung Göttingen.
Nata a Madrid nel 1990, ma di doppia nazionalità spagnola e austriaca, Teresa Riveiro Böhm inizia gli studi in violino in Spagna per perfezionarti a Vienna con Dora Schwarzenberg. Nel 2009 intraprende gli studi di Musica Sacra al Diözesankonservatorium der Erzdiözese Wien conseguendo nel 2015 il Bachelor in Sacred Music alla University for Music and Performing Arts, con Erwin Ortner (direzione di coro), cui segue il corso di Master in Sacred Music. Dal 2015 studia inoltre direzione d’orchestra con Johannes Wildner. Si perfeziona nel 2017 con Sian Edwards e Roberto Paternostro. Dal 2015 dirige con frequenza il coro Cappella Albertina Wien. Nel 2016 ha debuttato con la Savaria Symphony Orchestra (Z. Kodaly- Dances of Galanta) e con la Youth Orchestra León/Spagna.
Filip Albert Paluchowski, nato nel 1989 a Norimberga ma di origini polacche, dal 2015 dirige la University Orchestra Dresden (Symphony Orchestra e Chamber Philharmonic), di cui è anche direttore artistico. Nel 2014 si è laureato in direzione d’orchestra alla University of Music and Performing Arts Vienna sotto l’egida di Mark Stringer, tenendo il suo concerto finale alla testa dell’ORF Radio Symphony Orchestra Vienna al Musikverein di Vienna. Ha studiato direzione di coro con Erwin Ortner, dopo aver per anni preso parte all’Arnold Schönberg Choir. Nel 2016 ha debuttato con la Polish National Radio Symphony Orchestra (NOSPR) a Katowice.
Matteo Parmeggiani, di formazione pianista, si laurea in direzione d’orchestra al Conservatorio G.B Martini di Bologna sotto la guida di Luciano Acocella e Giampaolo Luppi. Nel maggio 2013 fonda l’Orchestra Senzaspine, di circa 90 elementi, che dirige in diverse occasioni al Teatro Manzoni (debutto settembre 2013) e Duse (che a partire dal 2014 dedica all’orchestra una stagione, sotto la direzione di Parmeggiani) di Bologna e in altri teatri italiani in concerti sinfonici e sinfonico-corali-operistici, con repertori che spaziano dal barocco al classico, dal romantico fino al contemporaneo. Nell’ottobre 2015 debutta nella direzione operistica con Gazza Ladra di Rossini, in forma ridotta, al Teatro Duse di Bologna, in collaborazione con Bologna Festival. Ha diretto numerosi concerti sinfonici, con solisti del calibro di Sofya Gulyak, Enrico Dindo, Laura Marzadori, tra gli altri.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy, intitolato quest’anno Sounding Times porta in scena a Siena e nei luoghi più suggestivi delle Terre senesi, dal 6 luglio al 31 agosto 2018, 62 concerti ed eventi musicali realizzati in esclusiva, con una particolare attenzione al rapporto tra suono e tempo in musica. Il festival include nella propria programmazione l’84° edizione della prestigiosa Accademia estiva di alto perfezionamento musicale chigiana. Le masterclass a porte aperte, formazioni inedite con i grandi solisti, l’ORT- Orchestra della Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Quartetto Prometeo, il Chigiana Percussion Ensemble, il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini”, l’Orchestra dei Conservatori della Toscana e un sound design lab per il live electronics affiancano i giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2018 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato. Un ringraziamento speciale va al Rotary Club Siena Est e al Rotary Club Siena, oltre che al Distretto Rotary 2071. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, la Pro Loco di Casole d’Elsa, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione “Amolamiaterra”, l’Associazione Le Dimore del Quartetto.
Media partner del Chigiana International Festival 2018 sono Radio 3 Rai, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, Radio Siena TV e Siena News.
PROGRAMMA
Johannes Brahms
Amburgo 1833 – Vienna 1897
Ouverture tragica in re min. op. 81
Allegro ma non troppo – Molto più moderato – Tempo primo ma tranquillo
Diego Ceretta (Italia)
Schicksalslied op. 54
Adagio
Allegro
Adagio
Matteo Parmeggiani (Italia)
Sinfonia n. 1 in do min. op. 68
Un poco sostenuto – Allegro – Meno allegro
Piero Lombardi Iglesias (Spagna/Italia)
Andante sostenuto
Teresa Riveiro Böhm (Spagna/Austria)
Un poco allegretto e grazioso
Filip Albert Paluchowski (Germania)
Adagio – Più andante – Allegro, ma con brio – Più allegro
Diego Ceretta