Leggere è volare – Daniela Salvadori ha raccolto in un libro le memorie del padre Alberto

Raggiunto così l’età di 20 anni, passano ancora pochi mesi che il dovere di prestare servizio militare mi viene imposto…” Inizia così il diario di Alberto Salvadori (1919-2007) , mezzadro senese chiamato al fronte con la divisa di aviere, imprigionato dai tedeschi dopo l’8 settembre del ’43. I suoi quaderni, raccolti dalla figlia Daniela, sono diventati un libro, Giorni da non ‘dimenticarli’, Pacini editore, prefazione di Nicola Labanca. Viene presentato venerdì 18 novembre alle ore 17 nella tendostruttura della Lizza. Come molti suoi commilitoni il giovane Alberto non volle aderire alla Repubblica sociale italiana e fu internato in un campo di lavoro in Germania. Due anni durissimi di prigionia, violenze, fame e la paura di non rivedere la luce del sole. Tutto questo raccontato in maniera fresca e diretta, tanti dettagli impressionanti e un fondo di speranza che non abbandona mai il racconto, come è giusto per un ragazzo di vent’anni. Una lezione civile, un pezzo di storia nazionale raccontato da un protagonista umile e coraggioso, che come tanti della sua generazione seppe dire no: resistenza senz’armi, rifiuto di combattere e lavorare per i tedeschi, un modo per affermare la propria dignità e contribuire al riscatto della patria.