Oggi, sabato 5 ottobre, circa 4000 ciclisti eroici hanno preso il via da Gaiole in Chianti per la propria avventura a pedali lungo le strade eroiche di Chianti e Val d’Orcia.
I primissimi a partire sono stati i magnifici interpreti del ciclismo dei prima anni del secolo scorso, in sella a biciclette di acciaio vecchio e rugoso, senza cambio o con il giroruota, con le camere d’aria intrecciate sul dorso, le maglie vecchie, di lana grossa, spessissimo originali e una lampada posticcia ad aprire un piccolo squarcio di luce nella notte ancora fonda. Roba da 4.30 del mattino, gambe intristite dal freddo ma il cuor leggero e pronto all’avventura; ben 212 chilometri, circa la metà di strada bianca, e 4000 metri di dislivello. Unico conforto; le fiaccole accese lungo la salita del castello di Brolio e i ristori, generosi come sempre, che raccontano storie e tradizioni toscane antiche.
Intanto ieri, a Gaiole in Chianti si è vissuta la vigilia del grande evento con tantissime iniziative, migliaia di ciclisti e accompagnatori una una festa bellissima, fatta di grande passione per il ciclismo, la sua storia, la sua leggenda. Dal film di Franco Bortuzzo su Ottavio Bottecchia, all’inaugurazione della ciclofficina Berruti con tanto di guida di Jacek Berruti e mamma Zofia, alla Fiat 1500 che RAI e ASI (AutomotoClub Storico Italiano) hanno rimesso su strada proprio per L’Eroica dopo un lunghissimo letargo nel garage di Saxa Rubra. Che emozione sostare vicino quella vettura dalla quale un tempo emergeva la telecamera RAI pronta a trasmettere le immagini di tante imprese a pedali. Prima di quell’auto c’era stata, a lungo, solo la radio che proprio domani, domenica 6 ottobre, celebra i cento anni dalla sua nascita. Una coincidenza fortunata per L’Eroica che ha dedicato il percorso dei 106 chilometri ai cento anni di servizio pubblico RAI: “U.R.I. Unione Radiofonica Italiana…” furono le prime parole pronunciate, proprio il 6 ottobre 1924, da Maria Luisa Boncompagni in diretta da Palazzo Corrodi a Roma.
La radio fu subito musica ma anche tanto sport, specialmente ciclismo, tantissimo ciclismo. Chi non conosce, ad esempio, l’annuncio pronunciato da Mario Ferretti “Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste: il suo nome è Fausto Coppi”. Era il 1949 e al Giro d’Italia si correva la Cuneo-Pinerolo che Coppi vinse con oltre 11 minuti di vantaggio su Gino Bartali. Il terzo fu Alfredo Martini, che giunse al traguardo con più di venti minuti di ritardo.
Anche tre anni prima la radio raccontò in modo originale la vittoria di Coppi alla Milano – Sanremo che il campionissimo vinse con 14 minuti di vantaggio. Annunciato il vincitore, alla radio Nicolò Carosio disse: “in attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo”. Fantastico.
Domani sarà il turno di circa 5000 ciclisti che si divideranno lungo i tre percorsi che disegnano in vario modo lo splendido territorio del Chianti: “Gaiole resta ombelico, il primo week end di ottobre – dichiara Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica -, un impegno già preso a priori da un sacco di gente bella che non vede l’ora di ritrovarsi, di ripetere il rito, di migliorarsi di un bel quid l’esistenza sapendo che molta altra gente da tanta parte di mondo verrà a questa Olimpiade del sorriso, della passione, del rispetto, dei buoni sentimenti, di chi è capace di commuoversi, di chi un mondo migliore lo vorrebbe tutto ma intanto se ne costruisce uno suo, neanche tanto piccolo, su cui sa di poter contare. E questa volta festeggeremo con la RAI nostra partner i 100 anni della prima trasmissione radio. Più che una coincidenza astrale pare, per L’Eroica, un Oscar, meritato, alla carriera”.