Protagonisti del prossimo, attesissimo live alla Corte dei Miracoli (sabato 31 gennaio, ingresso libero), The Great Saunites sono un duo proveniente da Lodi e composto da Atros (basso, chitarra, tastiere) e Leonard Kandur Layola (batteria, elettronica). La band si forma nel 2008 e intraprende un percorso stilistico basato sull’uso ossessivo del ritmo e la circolarità ipnotica del riff. Le atmosfere spaziano dalla psichedelia kraut tedesca degli anni 70, all’hard/space rock di scuola Hawkwind e Black Sabbath. Il debutto TGS (2010), autoprodotto in 100 copie, contiene tre lunghe composizioni. Già l’anno dopo è pronto il secondo album, Delay Jesus 68: rispetto al disco di debutto c’è meno sperimentazione e più rievocazione delle grandi jam psichedeliche. Nello split con i Canide, uscito a inizio marzo 2013, compaiono il medley “Santa Ertna/Untitled with Gain/Kitsune” e la traversata di “Trans Human Express”, un poema elettronico per oscillazioni e interferenze allucinogene. Quindi è la volta del terzo album, The Ivy, nel quale si spingono al di là delle ritmiche forsennate dei precedenti lavori, lasciandosi andare a impeti di hard-rock avanguardistico e cimentandosi perfino nel lancio di saette acid-folk che illuminano sentieri inesplorati in passato. La title-track finale conferma la loro principale missione, cioè miscelare quei passaggi a distese lisergiche spiazzanti: venti minuti di febbrile tempesta sonica che stordisce i malcapitati e confonde ulteriormente le carte in tavola.
A seguire il Señor Calavera ci delizierà con una selezione rigorosamente in vinile tra rock ‘n’ roll, garage, rockabilly e punk.