L’uomo tra vita naturale ed esistenza artificiale: Stefan Schwabe a ‘StARTers’

Troblion

Una ricerca artistica che nasce dal desiderio di indagare cosa percepiamo come “artificiale” – o all’opposto come “naturale”, dotato di emozioni, sentimenti, un’anima in senso esistenziale e filosofico – per comprendere come questa percezione influenzi il nostro modo di interagire con gli oggetti del nostro quotidiano.

 

E’ l’universo di Stefan Schwabe, visual artist tedesco protagonista del penultimo appuntamento con il calendario estivo di “StARTers – Assaggi d’arte”, in programma martedì 17 luglio alle 18 al Siena Art Institute (via Tommaso Pendola, 37, ingresso libero), dove Schwabe sta trascorrendo il mese di luglio come visiting artist.

 

The Kernels of Chimaera

Il suo linguaggio, che combina arte e interaction design, è fatto di sculture cinetiche e artefatti meccanici che mettono in scena la dialettica tra naturale e artificiale, mostrandoci come la tecnologia, rendendo sempre più labile il confine tra questi due mondi, abbia modificato radicalmente la nostra relazione con gli oggetti del nostro quotidiano. Sculture come la sfera-robot al centro di “Troblion”, il lavoro con cui Schwabe è stato finalista del Premio Celeste 2011 per la sezione “Installazione/Scultura”, un artefatto che si muove grazie a un congegno meccanico ma che, con i suoi movimenti, appare un’entità dotata di vita, emozioni, volontà proprie, invisibili e intangibili ma comunque pulsanti al suo interno. O come gli “artefatti viventi” di “The Kernels of Chimaera”, l’opera che Schwabe ha realizzato come progetto conclusivo per il Master in Design Interactions che ha conseguito quest’anno al Royal College of Art (RCA) di Londra: un esperimento di ibridazione tra naturale e artificiale, tra materia organica e artefatti tecnologici che fa riflettere sull’urgenza dell’uomo di modellare la natura per piegarla alle proprie necessità, inseguendo il sogno di creare forme di vita sempre più evolute sfruttando i progressi della ricerca scientifica e tecnologica. Ma – si interroga Schwabe – qual è la giusta linea di confine tra il desiderio di superare i propri limiti e il rispetto del naturale equilibrio del mondo che ci circonda? Dove arriverà l’uomo inseguendo le proprie chimere?

 

Con l’incontro con Stefan Schwabe si avvia a conclusione il calendario estivo di incontri con l’artista di “StARTers – Assaggi d’arte”. L’ultimo appuntamento, in programma martedì 24 luglio alle 18, vedrà protagonista Nicoletta Braga, artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, che nell’incontro dal titolo “L’arte come processo collettivo – esperienze personali e possibilità di condivisione”, illustrerà al pubblico la sua ricerca artistica incentrata sulle connessioni tra corpo e segno nelle relazioni individuali e collettive.

 

Tutti gli appuntamenti di “StARTers” si svolgono in via Tommaso Pendola, 37, a Siena, a ingresso libero e gratuito. Il calendario completo è disponibile sul sito www.sienaart.org

 

Stefan Schwabe

 

Stefan Schwabe è un visual artist tedesco, visiting artist del Siena Art Institute per il mese di luglio grazie ad una residenza artistica offerta attraverso il Premio Celeste, il prestigioso premio internazionale d’arte che, nel 2011, lo ha visto finalista nella sezione “Installazione/Scultura” con l’opera “Troblion”. Nel 2012 si è laureato alla Burg Giebichenstein University of Art and Design di Halle, in Germania, dove ha seguito corsi di Multimedia and Product Design. Quest’anno ha conseguito il master in Design Interactions al Royal College of Art (RCA) di Londra. Con i suoi lavori, che combinano arte e interaction design, ha partecipato a festival e mostre internazionali come l’Ars Electronica Festival nel 2008 (con l’opera “Episureo”), l’Uncharted Exhibition di Istanbul nel 2009 (con l’opera “Cut and Paste”), il Kernel Festival di Desio nel 2011 (con l’opera “Troblion”).

 

http://www.stschwabe.com/