Ecco come l’assessore Pellegrini ha presentato l’iniziativa: “ Al tavolo provinciale dell’immigrazione, di cui fanno parte le comunità straniere, le associazioni di volontariato, i Comuni, abbiamo deciso di promuovere iniziative culturali e di festa, in tutto il territorio della provincia e inizieremo da Poggibonsi con una bella giornata ricca di eventi. E’ il modo migliore per dimostrare ciò che spesso diciamo, cioè che l’immigrazione a Siena è una risorsa e un’opportunità d’incontro, di scambio tra culture. Poggibonsi con oltre 3.150 abitanti stranieri è, dopo Siena, il comune della nostra provincia in cui gli immigrati sono maggiormente presenti ed ha subito mostrato grande interesse e disponibilità ad organizzare questo evento. Sabato 13 ottobre sarà anche un’occasione per ricordare a tutti la necessità di richiedere una legge che garantisca la cittadinanza italiana a chi nasce sul nostro territorio. I ragazzi stranieri nati a Poggibonsi possono giustamente dire “l’Italia sono anch’io” perché in un territorio accogliente come il nostro questo è già vero da tempo”.
“Il nostro è un territorio multiculturale e multietnico – ha detto Convertito – dove il percorso per l’integrazione è iniziato da decenni forte di una sensibilità diffusa e della consapevolezza che le diversità culturali rappresentano una ricchezza. Sono rimasta colpita dalla passione e dell’impegno con cui le comunità straniere hanno aderito dimostrando l’interesse a presentare e diffondere la loro cultura, la loro musica, le loro tipicità enogastronomiche. Allo stesso tempo significativa è stata l’adesione di tante altre associazioni di Poggibonsi e di Siena, che ringrazio, che hanno contribuito in forme diverse allo svolgimento della manifestazione. La Festa quindi rappresenta un momento concreto di conoscenza e condivisione, uno spazio di dialogo tra le diverse culture e tradizioni. L’entusiasmo di tutti quelli che partecipano è il segno che Poggibonsi, come tutta la provincia, è una società aperta, accogliente e presente in eventi dal forte contenuto simbolico come questa”.
Sarà la festa dei nuovi italiani, e tali sono di fatto i ragazzi nati nel nostro territorio: alla conferenza stampa erano in quattro, tra i sedici e i vent’anni: Chizim che studia da infermiera, Chukwdi che sarà farmacista e gioca a basket nella Virtus, Ikenna e Ifany che vanno ancora a scuola. Tutti della stessa famiglia nigeriana, Amara Bom, che abita in Val d’Arbia. E tutti concordi nel sostenere, aspirando la ci , che qui vivono felicemente e si sentono cittadini con diritti e doveri, e che è ingiusto discriminare chi è nato da genitori stranieri. Concetto ripreso con forza da Napoleone Olumba, presidente della comunità nigeriana, che ha anche messo in guardia da pregiudizi e facili generalizzazioni.
La Festa delle Culture è stata realizzata con la partecipazione di tutte le comunità straniere della provincia di Siena, che hanno aderito scegliendo poi di contribuire alla festa attraverso stand enogastronomici, stand artigianali, ma anche attraverso la partecipazione ai momenti di spettacolo e di convegno. Dodici saranno le associazioni che allestiranno il loro stand enogastronomico in piazza Cavour, mentre in piazza Savonarola saranno tre gli stand di artigianato.
All’evento hanno inoltre collaborato molteplici associazioni del territorio: la Misericordia di Poggibonsi, la Pubblica Assistenza di Poggibonsi, la Caritas di Siena e di Poggibonsi, l’Arci di Siena e di Poggibonsi, la Consulta del volontariato di Siena, l’associazione Traparentesi, l’associazione culturale la Ginestra, il Centro Insieme, l’Università dell’Età Libera, il Centro territoriale permanente, l’associazione Via Maestra.
Il programma
Focus sul tema “Nuovi cittadini – nuova cittadinanza”
La mattina prende il via con un convegno dal titolo “Nuovi cittadini – nuova cittadinanza” (presso il Centro Insieme a partire dalle 9,30). Il convegno, moderato da Daniele Magrini di Toscana Tv, si aprirà con i saluti del sindaco Lucia Coccheri a cui seguiranno la proiezione del video ‘La chiave’ e gli interventi di Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, di Tania Groppi, docente di diritto pubblico all’Università di Siena, nonché da interventi delle comunità straniere presenti. A concludere i lavori sarà Salvatore Allocca, assessore regionale.
Consegna degli attestati “l’Italia sono anch’io”
Alle 12 nella Sala Quadri del Comune di Poggibonsi, momento centrale della Festa con il conferimento da parte del Sindaco Lucia Coccheri dell’attestano “l’Italia sono anch’io” a 52 bambini e bambine residenti, figli di stranieri, nati nel 2012 e negli anni precedenti in rappresentanza di ogni comunità di migranti.
Gli stand. L’apertura degli stand gastronomici e artigianali sarà alle 11,30 in piazza Cavour e in piazza Savonarola. Alle 13,30 pranzo multietnico con tipicità di Brasile, Romania, Colombia, Perù, Bolivia, Senegal, Nigeria, Marocco, Filippine, Ucraina.
Il pomeriggio si svolgeranno una serie di iniziative per celebrare gli “Incontri di culture”. Presso la sala polivalente la Ginestra saranno allestite quattro esposizioni: la mostra dei libri di Pinocchio in tutte le lingue del mondo (curata da Mauro Minghi), la mostra fotografica sulla Romania, la mostra sugli immigrati a Siena, e una esposizione con i quadri di Patrizio De Magistris e Manuela de Gregorio.
Ad introdurre i vari momenti saranno Simonetta Pellegrini e Filomena Convertito con interventi dell’onorevole Susanna Cenni, di Manuela Becattelli, dirigente scolastico del Centro istruzione Adulti (CTP Poggibonsi), Nicola Nasca, direttore del Consorzio Sociale Arsi Coop di Siena. Denisa Mariana Grapa (associazione rumena) presenta il libro “Il viaggio di Bucuria” di Sonia Savioli e El Hadji Malick Samb presenta il suo libro ‘Il destino di un clandestino”. Durante l’incontro le comunità straniere leggono Pinocchio e riceveranno dalle autorità l’attestato di merito. Alle 17 prenderanno il via in Piazza Nagy i giochi per bambini, a cura dell’associazione Tra Parentesi.
Dalle 18 in piazza Rosselli festa delle culture con musica e balli da tutto il mondo. Ad aprire le esibizioni ci penseranno i Bandao che poi passeranno il testimone alle esibizioni di Bolivia, Perù, Senegal, Romania, Brasile, Marocco, Filippine, Ucraina, Nigeria e Colombia.
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