Le sculture etrusche incontrano la street art contemporanea nell’iniziatica “Lettere dal passato” che è ospitata al museo Archeologico al Santa Maria della Scala.
Il progetto, che nasce grazie al contributo regionale per la “Giornata degli Etruschi 2022”, vuole portare alla creazione di veri e propri prodotti che possano essere usati anche a fine didattico e divulgativo.
Protagonista assoluto dell’evento è Hazkj, all’anagrafe Giacomo Zecchi, un giovane artista bolognese che rielaborerà opere e testi epigrafici che fanno parte del patrimonio presente nella struttura.
Il felsineo realizzerà due opere: in una rielaborerà in chiave grafica una serie di iscrizioni funerarie e relative urne, giocando con l’onomastica per ricostruire un contesto territoriale segnato dalla cospicua documentazione epigrafica, per quanto scarna ed essenziale nella consistenza dei testi. Dalle iscrizioni arcaiche a quelle ellenistiche nomi e gentilizi saranno scomposti e riassociati e permetteranno al visitatore di leggere, interpretare e ricollocare nel loro contesto storico topografico i personaggi ricordati, di immaginarne i legami familiari, di seguirne la discendenza, di ricordarne la provenienza.
Hazkj intende elaborare in uno sviluppo totemico le urne provenienti da uno stesso contesto funerario: le immagini, sovrapposte e sfalsate mostrano volti, miti, iscrizioni e accompagnano il passare degli anni con il susseguirsi delle generazioni i cui resti sono affidati ad una stessa tomba. Il secondo pannello sarà invece oggetto di un live painting: nella giornata del 1 settembre pv, partendo dai materiali esposti, il pittore realizzerà un’opera originale che rimarrà esposta al museo. “La mia intenzione è quella di riuscire a creare un connubio tra il mio stile e il retaggio culturale che è pervenuto al giorno d’oggi, così da privilegiare e rivitalizzare esteticamente temi e simbologie che creano un dialogo che va oltre alla dimensione del tempo, perché proprie della storia dell’umanità”, ha affermato il giovane artista.
“Tutto nasce dal fascino che l’arte etrusca produce nello stesso Hazkj – osserva il direttore della Pinacoteca Nazionale Axel Hemery -. L’iniziativa riguarderà soprattutto le antiche urne e sarà un modo per avvicinare il pubblico ad una civiltà vissuta ancora con un alone di mistero”
“Intendiamo divulgare l’archeologia – ha detto l’assessore alla cultura Pasquale Colella-. E per fare conoscere ci apriamo ad ogni strada, anche a quelle che non sono tipicamente scientifiche”.