Non solo sinfonie e musiche classiche provenienti dal vecchio continente al 40esimo Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano; infatti con la sua internazionalità porta all’interno delle crete senesi, storie e musiche che provengono da lontano. Stasera 31 luglio è il giorno dedicato al popolo iraniano, il Kurdistan. L’originale spettacolo che verrà proposto, tratta della vitalità culturale di un popolo sempre costretto ad essere straniero in patria. L’atteso appuntamento,in programma stasera alle 21,30 nel cortile della Fortezza di Montepulciano con “Un paese che non c’è”, vede protagoniste tre autorevoli personalità della cultura e della società curda: la soprano Pervin Chakar, la pianista Ayten Inan e la poetessa Hevi Dilara.
Le musiche popolari del Kurdstan si alternano con le pagine di compositori quali Liszt, Dvořák e Schubert, accompagnando il racconto di uno dei popoli più antichi dell’area mesopotamica. I curdi sono tuttora divisi tra Turchia, Iraq, Iran e Siria, i cui governi li perseguitano per assoggettarli, negando la possibilità di studiare la loro lingua, discriminandoli nel lavoro e nella vita sociale: gli arresti, gli attacchi e gli isolamenti sono perpetrati anche solo per partecipare a manifestazioni. “Nonostante ciò – spiega Pervin Chakar – i curdi sono uniti da un forte senso di appartenenza e dalla coscienza dei propri diritti negati. Siamo un popolo fiero e ospitale che sarebbe anche naturalmente allegro e gioioso se secoli di oppressione e repressione non lo avessero reso diffidente e triste. Malgrado le guerre che ci coinvolgono, il desiderio più profondo dei curdi è di vivere in pace, in democrazia. Noi, con questo spettacolo che contempla musica, canto e recitazione vogliamo dimostrare la sofferenza, la vitalità e la cultura di un paese che non c’è”.
Prima di questo interessante spettacolo Il programma prevede in agenda anche un nuovo concerto barocco (inizio alle 18,30) all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Montepulciano. Thomas Pietsch, docente di violino barocco al Conservatorio di Francoforte, e Dagmar Lübking (organo e clavicembalo) eseguiranno musiche scelte dai repertori di illustri compositori come Froberger, Biber, Schop, Kerll, Westhoff, Bach e Muffat per un’esibizione in grado di affascinare il pubblico di appassionati, nell’incantevole chiesa cinquecentesca.
Infine, alle 21,30 il Cantiere arriverà a Sinalunga, in piazza IV Novembre, per una nuova tappa del tour della Valdichiana. Sarà la volta di un concerto gratuito del ciclo Artists in Residence: il Quartetto di Montfort, assieme alla viola di Ben Newton, esegue brani firmati dal talentuoso compositore Mendelssohn-Bartholdy.