Montepulciano in festa tra Debussy e Beethoven

Anche stasera ,29 luglio, il 40° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano offre al pubblico un ampio, coinvolgente e ricco programma che nulla ha da invidiare ad altri concerti musicali.

Sarà il ciclo Artists in Residence ad aprire le danze di questa 19esima giornata dedicata all’arte e alla musica, che vedrà, alle 18 a Palazzo Ricci, l’esibizione del violoncello di Justus Grimm e il pianoforte di Markus Bellheim. Il concerto incentrato sulle composizioni dell’Ottocento europeo firmate da Debussy, Huybrechts e Richard Strauss, fino alla scrittura contemporanea di Olivier Greif, (autore francese segnato dalla tragedia dell’Olocausto). Bellheim e Grimm contano collaborazioni con le principali orchestre d’Europa e fanno regolarmente parte del gruppo degli artisti residenti al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.

La bellissima Piazza Grande ospiterà la seconda parte del concerto che dalle 21.30 prenderà vita grazie alle prodezze del maestro Roland Böer, Direttore artistico e musicale del Cantiere, che dirigerà l’Orchestra Royal Northern College of Music di Manchester e il virtuoso pianoforte del tedesco Markus Bellheim, applaudito nelle principali scene d’Europa, in un’esecuzione particolarmente attesa.

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Il programma si articolerà tra i temi di guerra e di pace, tra le interpretazioni che diversi compositori hanno riservato a tali quesiti, nelle più differenti fasi storiche, interrogandosi sull’assurdità dei conflitti e sul bisogno di pace. Oggi che queste tematiche tornano drammaticamente di attualità, il pubblico di Montepulciano potrà ascoltare quattro brani a partire da Memorial to Lidice di Bohuslav Martinů. A seguire, il Concerto per pianoforte n. 3 scritto da Bèla Bartók nel 1945, dopo il suo trasferimento negli Usa che sembra trasmettere al brano una nuova serenità. La Marcia funebre di Luigi Cherubini fu composta nel 1820, coniugando gli insegnamenti della tradizione musicale con le innovazioni del nuovo scenario europeo. Il finale è dedicato alla celeberrima Quinta Sinfonia di Beethoven, una delle pagine più popolari della creatività umana.