Metaforicamente le sculture di Innocenti sono pensieri che si trasformano in materia. I profili che scaturiscono dalle mani dell’artista passano dal figurativo all’astratto con repentinità: nella stessa opera è possibile intravedere immagini dai molteplici significati. Il maestro si definisce un artigiano di Siena che nel corso degli anni si è dedicato in particolar modo all’analisi anatomica e concettuale del cavallo. Dalle stesse sculture si comprende che esse non sono solo studi di corpi o movimenti, ma incarnazioni di vere e proprie idee. Plasmatore di terre, l’artista riesce ad evocare attraverso le sue sculture, emozioni profonde che conducono l’osservatore ad andare oltre la semplice comprensione visiva. Indagando l’ignoto che si cela dietro ciascuna opera l’artista rende potentemente evidente la forza della materia.
Le opere esposte saranno visitabili dall’11 settembre al 10 ottobre 2012.
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