Museo virtuale dell’arte gotica senese “SENAE virGO”

innovare senza tradireIl sostegno del sindaco Valentini e di Pier Luigi Sacco

 

“I nostri mestieri tradizionali, come insegnare, fare ricerca, ricostruire, raccontare, sono chiamati ad agire in contesti nuovi, per contribuire alla fuoriuscita dell’Italia dalla più grande crisi che sta affrontando dal dopoguerra ad oggi”. Così la professoressa Gabriella Piccinni, dialogando con il folto pubblico presente stamattina al Collegio Santa Chiara, ha aperto la giornata di studio “Innovare senza tradire. Arte, archeologia, storia”, organizzata per approfondire e sostenere il progetto del museo virtuale dell’arte e dell’architettura gotica senese “SENAE virGO” del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. “SENAE virGO – ha spiegato la Piccinni- vuole proporsi come un laboratorio per un ampio progetto culturale: creare un vero museo in cui la ricerca scientifica abbia un ruolo preponderante, in cui la ricchezza di informazione sia utile agli studiosi e ai ricercatori di tutto il mondo, e allo stesso tempo sia fruibile dal largo pubblico”.

Al lancio del progetto sono intervenuti, in una giornata ricca di contributi, il conservatore generale del settore Pittura del Museo del Louvre di Parigi Dominique Thiebaut, Richard Hodges, già direttore del Philadelphia Museum, Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 e molti altri studiosi ed esperti, insieme ai docenti dell’Università di Siena Giuliano Benelli, Roberto Bartalini e la stessa Gabriella Piccinni.

La città ha manifestato il proprio sostegno al progetto “SENAE virGO” attraverso l’intervento del sindaco Bruno Valentini, nel pomeriggio nella sala del Mappamondo, e la lettera inviata dal direttore della candidatura di Siena Città europea della cultura Pier Luigi Sacco.

Nel suo intervento come conservatrice del Louvre, Dominique Thiebaut evidenziato come nonostante la crisi economica, la politica in Francia continui ad assegnare ai musei un ruolo sociale molto forte. Questo permette di continuare a realizzare progetti innovativi come il Louvre-Lens, che funzionerà in una zona depressa del Paese, o l’ormai noto progetto del Louvre ad Abu Dhabi.

Richard Hodges ha raccontato la sua esperienza professionale e di ricerca multiforme, descrivendo il lavoro svolto a Siena con Riccardo Francovich, in Albania con gli scavi e la costruzione del parco archeologico di Butrinto, la ristrutturazione a Philadelphia del Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology. Rifacendosi a Steve Jobs ha affermato che lo snodo non è quello delle nuove tecnologie, ma quello di sviluppare pensieri e mentalità autenticamente innovative.

Marina Bernasconi Reusser, dell’Università di Friburgo, ha illustrato una importante esperienza compiuta in Svizzera sulla conservazione di fondi manoscritti medievali e sulla loro digitalizzazione. Ha mostrato come avviene concretamente questo processo nei loro due laboratori dove lavorano studenti di formazione umanistica, che ad oggi hanno messo in rete 1001 manoscritti provenienti da 37 biblioteche.

Il convegno, organizzato dal dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Ateneo con il patrocinio del Comune di Siena, oltre a portare in città importanti nomi della cultura e studiosi di storia dell’arte, ha permesso di lanciare e condividere con cittadini e istituzioni il progetto dell’Università di Siena per un grande museo virtuale dell’arte medievale senese. L’intento dell’Ateneo infatti è quello di mettere a servizio della città il proprio patrimonio di competenze e di contatti internazionali, per contribuire al rilancio economico e per sostenere con un grande progetto culturale la candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019.