Un oboe e un pianoforte per una grande serata di musica

Domani nella Chiesa di Sant’Agostino Christian Schmitt con il suo oboe e Alessandra Gentile con il  suo piano proporranno un programma tra modernità e tradizione

L’oboista Christian Schmitt e la pianista Alessandra Gentile regaleranno ben più di un motivo per lasciarsi andare al sorriso, cui allude il titolo del loro recital in duo, “Un sorriso senza perché”, domani, alle 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino. Tinge il “mood” del concerto in cartellone al VI Chigiana International Summer Festival, anche in questo caso, la poesia, e in particolare una lirica di Eugenio Montale, Ripenso il tuo sorriso (dalla raccolta Ossi di seppia), dedicata al ballerino russo Boris Kniaseff, di cui Montale rievoca con nostalgia una personalità candida, ma al tempo stessa meditabonda, e luminosa.

La prima parte del programma si apre sulle note della Sonata in sol maggiore op.13 n.4 di Giovanni Battista Sammartini (1770-1775), compositore milanese settecentesco che partecipò attivamente alla rivoluzione formale in corso nel primo Settecento nell’ambito sinfonico europeo, che portò a consolidamento del canone classico della forma-sonata.

Segue l’Adagio e Allegro op.70 di Robert Schumann (1810-1856),  intitolato sul manoscritto originale Romanza e Allegro e originariamente scritto per il corno a pistoni (introdotto in Germania pochi anni prima) ma già pensata e trascritta da Schumann stesso per oboe, per violino e per violoncello. “Superba, fresca e appassionata”, nelle parole di Clara Schumann, la melodia del suo Adagio ricorda, per ampiezza ed eloquenza, l’enorme campata cantabile dell’Adagio sostenuto della Seconda Sinfonia, cioè uno dei vertici della funzione melodica nella musica romantica. Nel suo Allegro, “Rasch und feurig” (rapido e con fuoco), per quanto trascinante ed euforico, si apre però, improvvisamente, uno spazio cantabile in un Intermezzo che si ricollega alla grande melodia dell’Adagio.

Chiude la prima parte del recital la trascrizione strumentale dell’aria da concerto “Ah se in ciel benigne stelle” K. 538 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) che, originariamente scritta per soprano, mantiene intatto il fulgore della sua agile parte vocale, melodica e virtuosistica al tempo stesso.

La seconda parte del recital porta alla scoperta di compositori assai meno noti ed eseguiti, iniziando con il romantico Morceau de salon op.228 di Johann Wenzel Kalliwoda, violinista, direttore e compositore ceco ottocentesco, che secondo le testimonianze fu amato dallo stesso Schumann. Seguono la Sonatine pour Jaqueline op 21, nei movimenti Moderato – Frei – Allegro giocoso di Dirk-Michael Kirsch,  oboista e compositore tedesco classe 1965 e il primo e secondo movimento (Cantilene e Caprice) della Sérénade di André Jolivet (1905-1974) compositore francese con una visione “spirituale” della musica cui riconosceva un originario e antico potere incantatorio. Ugualmente attratto dalla poetica musicale antica che da quella moderna, subì in particolare il fascino del modello musicale francese, di Debussy, Ravel, Dukas, di cui apprezzava la dimensione acustica oltre che l’impiego ormai sempre più frequente dell’atonalità.

A conclusione del progetto, un’incursione nella composizione d’ispirazione jazzistica con due movimenti dalla Sonata per oboe e pianoforte di Daniel Schnyder, Schnell (III mov.) e Sehr Schnell (IV mov.). Il compositore svizzero, nato a Zurigo nel 1961, ama fondere in uno stile unico e personale, alla luce di quello che ama definire uno “kultur clash”, lo swing melodico e le ricercatezze di strumentazione tipiche delle ballad degli anni 30-40, alcune suggestioni e sonorità dal grande repertorio strumentale e sinfonico romantico, e una spinta ritmica, gioiosa ed energetica di provenienza tipicamente funky.

L’oboista Christian Schmitt, una carriera da prima parte d’importanti orchestre sinfoniche internazionali alle spalle (Basilea), è oggi un docente appassionato e un solista sempre attento all’evoluzione del suo strumento. Dedicatario di numerosi lavori di diversi compositori, come i francesi Vincent Paulet e Laurent Riou, l’italiano Jacopo Baboni Schilingi, il tedesco Hans Tutschku, porta alla luce i loro più recenti lavori negli per la Maison de Radio-France, Birmingham Concert Hall, per il Festival de Compiègne e Nuits Bleues dei festival di Arc e Senans. Si è esibito come solista sotto la direzione di Nello Santi, Armin Jordan, Marcello Viotti, Heinz Holliger, Walter Weller tra gli altri.

La pianista Alessandra Gentile è attiva come solista con molte orchestre e partner sgabile di Christian Schmitt, Alessandro Cervo, Luciano Tristaino, Davide Bandieri, il LuDIAL Trio e Cord Garben. La sua collaborazione con molti compositori contemporanei è intensa, il che fa di lei un nome di riferimento nell’ambito cameristico contemporaneo.

Biglietti acquistabili online al sito www.chigiana.org

 

Programma

Giovanni Battista Sammartini 

Sonata in sol magg. op. 13 n. 4
Andante – Allegro – Adagio – Minuetto

Robert Schumann 

Adagio e Allegro op. 70


Wolfgang Amadeus Mozart 

Aria da concerto “Ah se in ciel benigne stelle” K. 538

Johann Wenzel Kalliwoda 

Morceau de salon op. 228

Dirk Michael

Kirsch Sonatine pour Jaqueline
Moderato – Frei – Allegro giocoso


André Jolivet 

da Sérénade
Cantilene (I mov.), Caprice (II mov.)

Daniel Schnyder 

dalla Sonata per oboe e pianoforte
Schnell (III mov.), Sehr Schnell (IV mov.)

 

 

BIOGRAFIE

Christian Schmitt studia al Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione e alla Hochschule für Musik di Karlsruhe. Suoi maestri e punti di riferimento sono Thomas Indermühle, Maurice Bourgue, Paul Dombrecht e Heinz Holliger.

Ricopre per venti anni il ruolo di primo oboe nel “Symphonie Orchester Basel”, posizione che abbandona nel 2012 per dedicare il suo impegno alla classe di oboe presso la Staatliche Hoschschule für Musik di Stoccarda dove è professore titolare dal 2008. Recentemente si è affiancato un nuovo incarico presso l’Académie Supérieure de Musique di Strasburgo (Haute École des Arts du Rhin). Molte orchestre in Europa, Sudamerica e Asia contano suoi studenti nelle file dei loro organici stabili. Sempre attento all’evoluzione del suo strumento è dedicatario di numerosi lavori di diversi compositori, come i francesi Vincent Paulet e Laurent Riou, l’italiano Jacopo Baboni Schilingi, il tedesco Hans Tutschku, lavori venuti alla luce negli ultimi anni per la la Maison de Radio-France, Birmingham Concert Hall, per il Festival de Compiègne e Nuits Bleues dei festival di Arc e Senans. Si è esibito come solista sotto la direzione di Nello Santi, Armin Jordan, Marcello Viotti, Heinz Holliger, Walter Weller e altri ancora. Ha inoltre registrato per la Radio Svizzera, Radio DRS, la Radio Suisse Romande, Radio France France-Musique e la Südwestrundfunk SWR2. Dal 2015 forma duo stabile con la pianista italiana Alessandra Gentile. Viene regolarmente invitato a tenere recitals e master-classes in Europa (Germania, Spagna, Francia, Italia, Inghilterra, Romania) e presso varie università degli Stati Uniti (Columbia University–New York, Austin-Texas), Corea del Sud (Seul), Cina (Beijing, Shangai, Hong Kong) e come membro di giuria di concorsi internazionali.

 

Alessandra Gentile riceve importanti impulsi artistici da Sándor, Jasiński, Achúcarro, Ugorski, Lonquich e Badura-Skoda. Fondamentale è l’incontro con il pianista tedesco Gerhard Oppitz con cui si perfeziona e di cui diventa per alcuni anni assistente alla Hochschule für Musik di Monaco di Baviera. Suona come solista con molte orchestre. Attualmente lavora stabilmente con Christian Schmitt, Alessandro Cervo, Luciano Tristaino, Davide Bandieri, il LuDIAL Trio e Cord Garben. Intensa la collaborazione con molti compositori contemporanei.