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Opportunità professionali: il progetto EwasteR

L’obiettivo principale del progetto EwasteR, che racchiude 13 organizzazioni di 4 paesi europei (Italia, Regno Unito, Cipro e Polonia) e di cui la Provincia di Siena ed Apea sono partner, è quello di sviluppare e identificare un nuovo profilo professionale europeo per manager nel settore della gestione del riciclo di rifiuti elettrici ed elettronici.

Per approfondire e definire le competenze e le opportunità di questi nuovi profili occupazionali, giovedì 3 dicembre a partire dalle 9,30, al palazzo del Governo della Provincia di Siena in piazza Duomo 9, si svolgerà il primo Workshop aperto al pubblico.

L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sulla gestione del sistema dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) in Italia ed in Toscana e sulle nuove prospettive occupazionali ed i nuovi scenari per uno sviluppo locale sostenibile.

Il progetto EwasteR è finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ “Sector Skills Alliance” ed è stato tra i sei finanziati nel 2014 su un totale di 48 proposte.

I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche crescono del 3 – 5% ogni anno, quasi tre volte più velocemente del flusso totale dei rifiuti. Questi rifiuti contengono più di 1000 sostanze differenti, molte delle quali tossiche, come il piombo, il mercurio e l’arsenico, che possono creare problemi alla salute ed all’ambiente se non gestiti correttamente – afferma il Presidente Fabrizio Nepi – ma contengono anche sostanze preziose come rame e oro . Per questo il loro riciclo offre notevoli opportunità in termini di reimmissione di materie prime e secondarie sul mercato. In questo senso la direttiva dell’unione Europea promuove il riuso, il riciclo ed il recupero di questi rifiuti al fine di ridurne la quantità da smaltire e migliorare le prestazioni ambientali degli operatori economici coinvolti nel loro trattamento”.

Il progetto avrà una durata di 3 anni che saranno impiegati per identificare percorsi per nuove qualifiche professionali, fornire competenze e conoscenze necessarie ai professionisti della gestione dei servizi di riuso e riciclo, produrre una guida di buone pratiche e creare un’area web costituita dal sito internet del progetto e dai canali social per condividere le informazioni, le buone pratiche, i risultati e le attività condotte durante ed oltre la durata del progetto.

Tilde Randazzo

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