La definitiva affermazione della primavera, all’insegna delle tradizioni popolari e dello spettacolo, dopo il gelo e la neve che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno. A Torrita di Siena già si respira l’atmosfera elettrizzante del Palio dei Somari ed è con lo spirito proiettato verso la prima, grande festa popolare toscana della bella stagione che l’Associazione Sagra di San Giuseppe, presieduta da Silvana Micheli, le contrade ed il Comune lavorano con intensità sempre crescente. Quest’anno l’imprevedibile sfida sul tufo, nata nell’ormai lontano 1967, andrà in scena il 25 marzo ovvero, come vollero i suoi fondatori, nella prima domenica successiva al 19 marzo, festa di San Giuseppe, patrono dei falegnami e, in generale, simbolo dell’impegno più umile e manuale e anche della capacità artigiana.
Ma, come avviene ormai da molti anni, il programma scatterà otto giorni prima della carriera a dorso di ciuco, e, in un crescendo di appuntamenti, porterà fino alla giornata decisiva.
Il primo atto ufficiale è appunto rappresentato dalla ufficializzazione del programma degli eventi che diventa l’agenda di una comunità che vive la propria festa popolare con un tale trasporto da non risparmiare praticamente nessuna famiglia.
Il “cartellone” si aprirà dunque sabato 17 marzo con due appuntamenti che faranno subito schizzare verso l’alto la temperatura della passione contradaiola. Alle 16.00, nella centralissima Piazza Matteotti, avverrà infatti l’estrazione dell’ordine di sfilata del corteo storico ma soprattutto delle quattro batterie eliminatorie della corsa. Subito dopo apriranno le celebri “taverne”, tappa annuale obbligata per i buongustai di un’area che va ben oltre il territorio torritese. Le cucine delle contrade offriranno i propri migliori piatti, a cominciare dai succulenti panini, passando per i pici al sugo, fino ai secondi piatti ed ai dolci, con una formula-“buffet” più pratica per gli avventori.
La cittadella medievale, illuminata ed addobbata con particolare cura, sarà animata dall’inedito Mercato della Nencia, che raccoglierà artigiani e prodotti in tema con la rievocazione storica, e dalle coinvolgenti esibizioni di artisti di strada, saltimbanchi, mangiafuoco e giullari.
Domenica 18 marzo il programma sarà soprattutto caratterizzato, alle 16.00, sempre in Piazza del Comune, da una festa riservata alle scuole di sbandieratori e tamburini. Si incontreranno così i giovani funamboli del Palio dei Somari, della Giostra del saracino di Sarteano e del Quartiere Prato di San Quirico d’Orcia.
Dal lunedì a giovedì epicentro del palio sarà il Teatro degli Oscuri che, nelle quattro serate, ospiterà il musical “Ombrello giallo”, sotto la direzione artistica della Compagnia Teatro Giovani, e gli esilaranti giochi tra contrade.
Da venerdì la tensione si farà più palpabile: in occasione delle cene propiziatorie le otto contrade (Cavone, Le Fonti, Refenero, Stazione, Porta a pago, Porta a Sole, Porta Gavina e Porta Nova) presenteranno i propri fantini. Sabato sarà il giorno del banchetto medievale, della presentazione del panno dedicato a San Giuseppe (dipinto quest’anno dall’artista senese Rita Ciani) e della gara tra gli sbandieratori e tamburini.
Infine domenica Palio, 55° della serie, che designerà la contrada che succederà nell’albo d’oro, a Porta Gavina e Porta a Pago, trionfatrici nel 2011, rispettivamente nell’edizione ordinaria e in quella straordinaria per i 150 anni dell’Unità d’Italia.