Domani nella Chiesa di Sant’Agostino Antonio Caggiano, Christian Schmitt e il Chigiana Percussion Ensemble in una performance elettroacustica, con il live electronics di Alvise Vidolin /Nicola Bernardini. Regia del suono di Giorgio Nottoli
Domani sabato 27 luglio, ore 21.15 nella Chiesa di S. Agostino, il percussionista di fama internazionale Antonio Caggiano, il Chigiana Percussion Ensemble, di cui è fondatore, tra gli ensemble di percussioni più applauditi d’Europa, e l’oboista Christian Schmitt, un’altra “legend” dell’Accademia Chigiana, dov’è docente dal 2017, saranno “protagonisti acustici” di una performance con il live electronics di Alvise Vidolin e Nicola Bernardini, con la regia del suono di Giorgio Nottoli, di grande spessore. Al concerto partecipa Martina Russo, che dal 2015 è docente di percussioni all’Accademia Chigiana.
Il programma prende le mosse da Drums of Winter (1993) di John Luther Adams, il secondo di tre quartetti per batteria intervallati nel corso dell’opera Earth and the Great Weather, che dà il titolo all’evento. Il concerto presenta inoltre opere di Giorgio Battistelli (Il libro celibe, del 1976), di Iannis Xenakis (Dmaathen, del 1976), di Kajia Saariaho (Six Japanese Gardens, del 1994) e un nuovo lavoro di Giorgio Nottoli,Trama pulsante, che sarà eseguito alla presenza del compositore per la prima volta in assoluto al Chigiana International Festival 2019. La partitura porta la dedica di Nottoli ad Antonio Caggiano.
La composizione per quattro batterie di Adams, considerato dalla critica americana una delle voci più originali nel panorama musicale statunitense odierno, innesta l’energia estatica dei tamburi giapponesi Taiko sui ritmi delle antiche danze Inuit, i nativi dell’Alaska. Presa nella sua interezza, Earth and the Great Weather trae la sua ispirazione dal potere elementale delle forze naturali nell’Artico delineando un viaggio attraverso i paesaggi fisici, culturali e spirituali dell’Artico, nella sua musica, nella lingua e nel suono.
Il libro celibe di Giorgio Battistelli può definirsi un’opera visiva che muta in opera musicale, se stimolata dall’interprete. Nel 1976 Battistelli, affascinato dalle “macchine celibi” di Marcel Duchamp, inventa un libro – partitura tridimensionale, che si rende performance nel semplice, connaturato gesto dello sfogliare. Questa azione rende performative le pagine sonore del Libro celibe, costruite dal compositore con carta, cartone, pelle, metallo, legno.
Dmaathen di Iannis Xenakis è stato scritto, sempre nel 1976, in origine per oboe e percussioni. Il pezzo è presentato in due grandi sezioni. Nella prima, esplosioni di tamburi siedono in cima a un paesaggio sonoro di multifonici di oboe; la seconda è declamatoria. Una breve coda svanisce rapidamente nel silenzio.
«Six Japanese Gardens, spiega Kaija Saariaho, è una raccolta di impressioni provate alla vista dei giardini di Kyoto durante il mio soggiorno in Giappone nel 1993, periodo nel quale elaboravo una forte riflessione sul ritmo. Come suggerito dal titolo, il lavoro è diviso in sei parti, ciascuna dedicata a uno specifico esame del materiale ritmico, partendo dalla ‘semplicistica’ prima parte fino a complesse figure poliritmiche o in ostinato e a materiale puramente coloristico».
Giorgio Nottoli anticipa così le caratteristiche di Trama pulsante: «Alcuni dei miei lavori recenti hanno nel titolo i termini “Trama” e/o “Ordito”. Termini presi dall’arte della tessitura che, applicati alla musica, richiamano, forse con maggior enfasi, le funzioni di figura e sfondo, di andamento gestuale e tessiturale. In Trama pulsante l’ordito è costituito da una fascia sonora compatta ed avvolgente variegata al suo interno, realizzata mediante un algoritmo di “sintesi granulare” sviluppato presso l’Università di Roma Tor Vergata.
La trama è affidata alla percussione che, centrata sull’uso della grancassa sia come sorgente sonora, che come corpo risonante, contempla vari strumenti di metallo. Questi ultimi, appoggiati via via dal percussionista sulla pelle dello strumento principale ne costituiscono la preparazione che ne modifica il suono. Così si creano durante l’esecuzione del pezzo ambienti sonori diversi che contrappuntano con l’elettronica, da questa emergono e in questa vengono riassorbiti. Il pulsare ritmico, anche se complesso e frammentato, caratterizza la forma del pezzo, che si sviluppa alternando contrasto e omogeneità fra gli elementi principali del lavoro ».
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, Out of Nature, si dispiega in un cartellone di 60 eventi – concerti sinfonici, corali, recital e incontri – dal 6 luglio al 31 agosto, nelle più suggestive location della città di Siena e delle Terre Senesi, in cui a fianco ai più affascinanti artisti e interpreti della scena musicale contemporanea mondiale – Lilya Zilberstein, Fabio Luisi,Salvatore Sciarrino,Mari Kimura, Manu Delago, Kassel Jaeger, Antonio Caggiano e il Chigiana Percussion Ensemble, Anton e Daniel Gerzenberg, Monica Bacelli, il Quartetto Noûs, il Quartetto Prometeo, Stefano Battaglia, Ernst Reijseger, Ivo Nilsson, Kathleen Tagg, Patrick Gallois, David Krakauer, Alessandro Carbonare, David Geringas, Antonio Meneses, Salvatore Accardo, Elliot Fisk, Christian Schmitt, Pino Ettorre, Bruno Giuranna – affiorano i volti della scena concertistica emergente, provenienti da oltre 50 nazioni, che collaborano alla realizzazione di una manifestazione unica in cui alta formazione, produzione e grande spettacolo diventano una cosa sola.
Il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019 è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato, Rotary Club Siena Est e Rotary Club Siena. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci, i Conservatori della Toscana, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, il Parco delle Sculture del Chianti, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione Amolamiaterra, l’Associazione Le Dimore del Quartetto, le residenze Campansi e Villa I Lecci. Si ringraziano in modo particolare Confindustria Toscana Sud, l’Associazione Nazionale Anziani Pensionati di Confartigianato e gli altri membri dell’Albo d’onore, oltre che tutti gli Amici della Chigiana, per il caloroso e generoso sostegno riservato all’Accademia.
Media partner del Chigiana International Festival 2019 sono Trenitalia, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, RadioSienaTV e SienaNews. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con Radio 3 Rai e Radio Classica Rai che trasmetteranno alcuni dei più importanti concerti del Festival.
BIOGRAFIE
Antonio Caggiano è attivo nelle maggiori istituzioni lirico-sinfoniche italiane e ha collaborato con i maggiori direttori internazionali. Scrive musiche per il teatro, la danza e collabora con artisti visivi. Ha tenuto corsi di interpretazione sulla letteratura per strumenti a percussione e stages in varie parti del mondo. Dal 2015 insegna percussioni all’Accademia Chigiana.
Christian Schmitt studia al Conservatoire National Supérieur de Musique di Lione e alla Hochschule für Musik di Karlsruhe. Suoi maestri e punti di riferimento sono Thomas Indermühle, Maurice Bourgue, Paul Dombrecht e Heinz Holliger. Insegna presso la Staatliche Hoschschule für Musik di Stoccarda e l’Académie Supérieure de Musique di Strasburgo. Molte orchestre in Europa, Sudamerica e Asia contano suoi studenti nelle file dei loro organici stabili.
Sempre attento all’evoluzione del suo strumento, è dedicatario di numerosi lavori di diversi compositori. Si è esibito come solista sotto la direzione di Nello Santi, Armin Jordan, Marcello Viotti, Heinz Holliger, Walter Weller e altri ancora. Ha inoltre registrato per la Radio Svizzera, Radio DRS, la Radio Suisse Romande, Radio France France-Musique e la Südwestrundfunk SWR2. Dal 2015 forma duo stabile con la pianista italiana Alessandra Gentile. Christian Schmitt viene regolarmente invitato a tenere recital e masterclass in Europa e presso varie università degli Stati Uniti, Corea del Sud, Cina e come membro di giuria di concorsi internazionali. Tiene il seminario di oboe presso l’Accademia Chigiana dal 2017.
PROGRAMMA
27 luglio, sabato, Chiesa di Sant’Agostino, ore 21.15 The Great Weather
TODAY
ANTONIO CAGGIANO percussioni
CHRISTIAN SCHMITT oboe
MARTINA RUSSO percussioni
CHIGIANA PERCUSSION ENSEMBLE
ALVISE VIDOLIN / NICOLA BERNARDINI live electronics
GIORGIO NOTTOLI regia del suono
In collaborazione con il Laboratorio SaMPL del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova
John Luther Adams
Meridian, Stati Uniti 1953
da Earth and the Great Weather (1993)
Drums of Winter
Giorgio Battistelli
Albano Laziale, Roma 1953
Il Libro Celibe (1976)
Iannis Xenakis
Brăila, Romania 1922 – Parigi 2001
Dmaathen (1976)*
Kaija Saariaho
Helsinki 1952
Six Japanese Gardens (1994)
Giorgio Nottoli
Cesena 1945
Trama pulsante
Prima esecuzione assoluta
* Martina Russo percussioni