Oggi, 16 aprile, lo stadio Artemio Franchi di Siena apre il suo campo verde alla quarta edizione della torneo organizzato dalla fondazione Ronald McDonald dedicato ai piccoli rugbisti, evento che proseguirà anche per tutta la giornata di domani con un ritmo serratissimo. Sono infatti oltre cinquecento i bambini impegnati nella manifestazione, a cui si aggiungono le famiglie al seguito. “I numeri degli iscritti parlano di undici squadre di atleti Under 10, mentre nove sono le formazioni Under 12 – ha commentato il presidente del Siena Rugby Club, Michele Rizzi – Arrivano da tutta Italia, da Roma, Ravenna, Perugia, Empoli e Scandicci. Sarà un bel week end all’insegna del divertimento, dello sport e della formazione. Ho avuto modo di parlare recentemente con Francois Pienaar, lo storico capitano sudafricano alla Coppa del Mondo del 1995, e ha insistito nel mandare il suo saluto alla nostra manifestazione”.
Il legame con la quarta edizione del torneo è doppio. Da un lato la disciplina sportiva, dall’altro le parole di Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di unire le persone, di creare speranza”. E’ stato infatti questo il tema su cui si sono confrontati oltre duecento bambini delle classi quarte e quinte delle scuole elementari senesi nell’ambito del concorso grafico per la creazione del logo ufficiale dell’edizione 2016. Lo scorso 1 aprile è stato premiato come primo classificato Andrea Ceccherini, della classe quinta B della scuola Tozzi.
“Anche quest’anno organizziamo a Siena un torneo con lo scopo di coinvolgere e far divertire i bambini e di sostenere l’attività della fondazione Ronald McDonald – ha dichiarato il rappresentante Andrea Vigni – Un organismo che in tutto il mondo realizza case in prossimità degli ospedali pediatrici in cui ospitare gratuitamente i piccoli malati con le loro famiglie, permettendo ai bambini di restare in ospedale solo per le ore strettamente necessarie alla cura, e quindi vivere con i propri genitori. A questo si unisce la volontà di offrire, attraverso il torneo, un ‘momento di gioia’ per tutta la città ”.