Poggibonsi – Arrigo VII fonda Monte Imperiale: in Fortezza ricostruzione vivente del 1313

Una ricostruzione ‘vivente’ del 1313 che culminerà con l’arrivo dell’Imperatore Enrico VII che darà il via alla fondazione di Monte Imperiale.

Domani, domenica 16 giugno, sarà un momento centrale e particolarmente suggestivo delle celebrazioni per il 700° anniversario del passaggio di Arrigo VII da Poggibonsi. Sarà infatti rievocato il cantiere di Monte Imperiale, voluto e inaugurato dall’imperatore stesso nel 1313.

A partire dalle 15, il Cassero della Fortezza di Poggio Imperiale accoglierà i visitatori con l’apertura delle Sale Espositive e delle aree dedicate ai bambini.

L’area scavi, invece, sarà allestita come un vero e proprio cantiere edile dell’inizio del XIV secolo. Grazie alla società Archeòtipo, in collaborazione con l’associazione AReS, e il contributo del Comune di Poggibonsi, il sito si animerà dei personaggi che, sette secoli fa, parteciparono alla costruzione di Monte Imperiale.

Ricostruiti basandosi sulle informazioni restituite dalla scavo archeologico, operai, muratori, lo scalpellino, il fabbro, il macellaio, rivivranno al fianco di soldati e cavalieri dell’Imperatore accampati poco distante.

Per metà rievocazione, per metà sperimentazione archeologica saranno ricostruiti e rimessi in uso strumenti ed equipaggiamenti tipici dei cantieri basso medievali. Il gruppo “Gonfalone del Bufalo” dell’associazione AReS, ad esempio, ricostruirà e metterà in opera, sotto la supervisione degli archeologi, un miscelatore da malta (antenato della betoniera).

L’evento avrà il suo culmine alle ore 18 quando l’Imperatore in persona, accompagnato da un notabile poggibonsese, vestiti entrambi con gli abiti realizzati dall’Istituto Professionale Cennini di Colle Val D’Elsa, e scortato da alcuni suoi armigeri, percorrerà il sentiero che dal Cassero porta all’area scavi. Una volta sul cantiere, con un gesto solenne darà il via ufficiale alla costruzione, riproponendo in questo modo la scena illustrata nella famosa miniatura del “Codice di Coblenza”.

Il pubblico potrà assistere a tutta la rievocazione, come in un documentario, o interagire con i personaggi ponendo domande o provando le attrezzature.