Dodici anni di ricerche, il lavoro di una vita di studioso che diventa un libro. Anzi, tre libri bellissimi in uno: Pittori senesi del Seicento di Marco Ciampolini, Nuova Immagine Editrice. Presentato venerdì pomeriggio nella Sala Concerti dell’Accademia Chigiana a un pubblico foltissimo che ha sfidato i disagi causati dalla neve. Interesse giustificato, perché Ciampolini ha dato alle stampe una pietra miliare nella storia dell’arte riparando a un torto storico, lo scarso interesse della critica nei confronti della pittura senese del diciassettesimo secolo. Che grazie a questa pubblicazione, promossa dall’Amministrazione Provinciale di Siena e finanziata dalla Fondazione Monte dei Paschi con la collaborazione dell’Associazione culturale “Saturnus”, rivela artisti di grande personalità e opere che meritano di uscire finalmente dall’ombra.
Il presidente della Provincia Simone Bezzini e il vicepresidente Alessandro Pinciani hanno sottolineato la volontà dell’ente di dare sbocco concreto a un lavoro scientifico di livello altissimo che valorizza il territorio senese anche in prospettiva della candidatura di Siena a capitale della cultura 2019, e Gabriello Mancini presidente della Fondazione Monte dei Paschi ha ribadito la vocazione dell’istituzione da lui guidata a sostenere economicamente progetti di ampio respiro come questa ricerca. Parlano i numeri: 1258 pagine complessive e 566 tavole a colori fuori testo per 57 monografie di artisti, ‘vite’ strutturate in biografia, cronologia, catalogo delle opere e degli eventuali disegni preparatori, elenco delle incisioni, registro delle opere perdute o non rintracciate. Ci sono tutti: da Francesco Vanni e Ventura Salimbeni ai caravaggeschi Francesco Rustici, Rutilio Manetti, Astolfo Petrazzi; da maestri del Barocco come Bernardino Mei, Raffaello Vanni e Niccolò Tornioli ai meno noti Deifebo Burbarini, Alessandro Casolani, Sebastiano Folli. Un lavoro filologico ‘alla tedesca’, minuzioso e documentatissimo, una miniera di informazioni secondo lo storico dell’arte Alberto Cornice, un punto di riferimento prezioso per tutti gli studiosi che verranno, secondo Mario Scalini soprintendente ai beni storici e artistici. Lo stesso Marco Ciampolini ha posto l’accento sulle possibilità che il suo libro possa essere il punto di partenza per nuove indagini su quella che deve essere considerata una vera e propria scuola autonoma nel contesto del Seicento senese, troppo a lungo trascurato a favore dei capolavori del Gotico e del Rinascimento. Una scoperta piacevole alla quale hanno messo mano professionalità tutte senesi a partire dalla casa editrice Nuova Immagine, dal progetto grafico alle foto alla stampa.