L’arte come memoria delle proprie origini, come omaggio alle proprie radici, come linguaggio con cui mantenere vivo un passato – quello delle antiche popolazioni indigene di nativi americani – che per quanto lontano continua a permeare di sé il presente. Raccontano questo legame le opere al centro della mostra “RASTRO: memorias de barro” di Rolando Castellòn. Organizzata dalle Stanze della Memoria, che la ospiteranno dal 18 al 27 aprile (via Malavolti, 9, Siena), l’esposizione, curata da Fabio Mazzieri, proporrà una selezione di quindici lavori dell’artista nicaraguense, a Siena in qualità di visiting artist del Siena Art Institute per il mese di aprile.
In mostra disegni e collage fotografici che Castellòn ha realizzato dai primi anni ’80 ad oggi e in cui è costante il richiamo alla sua storia familiare e soprattutto alle sue radici più lontane: il fango, elemento centrale della sua poetica, e il ricorso ad elementi naturali come piante, rami, semi, raccolti e assemblati per evocare un mondo primordiale e arcaico, diventano infatti strumenti per conservare le tracce del suo passato, per non spezzare la catena che lo lega ai suoi antenati, per rendere omaggio, metaforicamente, alla forza delle popolazioni indigene e alla loro continua battaglia per la sopravvivenza.
La mostra si aprirà mercoledì 18 aprile (dalle 15.30 alle 18.30) e sarà presentata alla città venerdì 20 aprile alle 19 dal curatore Fabio Mazzieri e dall’artista Franca Marini, alla presenza di Rolando Castellòn.
“RASTRO: memorias de barro” sarà aperta al pubblico, con ingresso libero e gratuito, dal 18 al 27 aprile, nei seguenti giorni e orari: mercoledì 18 aprile dalle 15.30 alle 18.30, giovedì 19 aprile dalle 16 alle 19, venerdì 20 aprile dalle 18 alle 20, mercoledì 25 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, venerdì 27 aprile dalle 15.30 alle 18.30. Il 19, 20 e 21 aprile la mostra sarà visitabile anche dalle 20.30, in occasione dello spettacolo teatrale “La rana gracida” di Francesco Burroni. Nelle mattine del 23, 24 e 26 aprile, la visita sarà riservata alle scuole del territorio.
Per informazioni, Stanze della Memoria, tel. 0577 236607.
Rolando Castellòn
Nato in Nicaragua nel 1937, artista autodidatta, dalla fine degli anni ’60, quando ha iniziato la sua pratica artistica, fino ad oggi sono molte le personali e le collettive che l’hanno visto protagonista in America Latina, al Museo de Arte y Diseño Contemporâneo di San Josè (Costa Rica), negli Stati Uniti, al Museo Latinoamericano di Washington D. C., e in Europa, dove ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia rappresentando il Nicaragua nel Padiglione America Latina – IILA (Istituto Italo-Latino Americano) con la sua serie di sculture “Joyas de pobre”.
Al lavoro di artista ha affiancato quello di curatore e direttore di musei e gallerie internazionali: ha cofondato ed è stato il primo direttore della Galleria de la Raza, Latin American Arts Center di San Francisco, California (1969) ed è stato curatore del Museum of Modern Art di San Francisco (1972-1981), della Mary Porter Sesnon Art Gallery di Santa Cruz, California (1983-1992) e del Museo de Arte y Diseño Contemporâneo di San Josè (1994-1999).