L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e il direttore dell’Ars Francesco Cipriani presenteranno il convegno e la pubblicazione che contiene tutti i dati sulla salute mentale in Toscana nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 23 gennaio alle ore 13 nella sala stampa di Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10.
Che cosa è l’Ars:
L’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS) è un ente dipendente della Regione Toscana, che svolge attività di consulenza e supporto scientifico in ambito socio-sanitario sia per la Giunta regionale che per il Consiglio regionale. E’ finanziata dal Piano sanitario e sociale integrato ed ha una propria autonomia amministrativa, organizzativa e contabile.
E’ stata istituita nel 1998 con la legge regionale n. 71, ma è la l.r. n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) del 24 febbraio 2005 e successive modifiche che ne ha fissato i compiti, le funzioni e la struttura organizzativa. La l.r. n. 65/2010 (Finanziaria regionale per l’anno 2011) ha ulteriormente ridefinito l’organizzazione dell’ARS: il nuovo assetto è vigente dal 27 luglio 2011.
L’ARS svolge attività di studio e ricerca in materia di epidemiologia attraverso analisi, proposte e valutazioni che hanno come oggetto lo stato e i bisogni di salute dei cittadini toscani. Si occupa inoltre di verificare la qualità dei servizi socio-sanitari regionali e l’equità di accesso ai servizi da parte della popolazione toscana.
L’ARS opera in ambito socio-sanitario ma non è un ente del Servizio sanitario regionale, e quindi non eroga prestazioni. Con la propria attività di ricerca l’ARS fornisce informazioni e strumenti a supporto della programmazione sanitaria regionale, garantendo elementi informativi utili ad adottare scelte il più possibile adeguate ai reali bisogni dell’utenza toscana.
Per maggiori dettagli consulta la sezione relativa all’attività dell’ARS.
Da un punto di vista organizzativo l’Agenzia è articolata in tre organi e tre strutture organizzative.
Il personale dell’Agenzia è costituito da ricercatori con funzioni tecnico-scientifiche e operatori con funzioni tecnico-amministrative. A questo si aggiunge un numero variabile di personale a tempo determinato, reclutato per finalizzare i progetti in corso.
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