Il 29 aprile 1380, esattamente 642 anni fa moriva all’età di 33 anni Caterina di Jacopo di Benincasa poi conosciuta da tutti come Santa Caterina da Siena.
Oggi, giorno della ricorrenza della sua morte vorrei ricordarla con un fatto avvenuto nella sua infanzia, probabilmente meno conosciuto del miracolo della botte, del matrimonio con Cristo o di altri avvenimenti più noti ma altrettanto importante e affascinante.
Quando Caterina era ancora piccola veniva spesso mandata da sua mamma Lapa a trovare la sorella Bonaventura, la quale, assai più grande, era sposata e abitava non molto lontano da casa sua. Insieme a Caterina c’era sempre il fratello Stefano che era un po’ più grande di lei. Un giorno mentre passavano per Vallepiatta intenti a tornare verso casa, Caterina si fermò di colpo: sopra il tetto della chiesa di San Domenico vide infatti una grande luce nella quale sfolgorava un bellissimo trono d’oro, sul quale era seduto Gesù Cristo che aveva accanto i santi Pietro e Giovanni. La bambina rimase immobile in mezzo alla gente che passava e continuava a fissare quella visione, mentre il fratello che non si ero accorto di non averla più accanto proseguiva il suo cammino. Caterina, rapita da tanta bellezza, rivolse gli occhi verso il volto di Cristo e vide che prima le sorrise e poi alzo la mano e la benedì. In quel momento Stefano che si era accorto di esser rimasto solo, corse indietro a cercare la sorella. La trovo immobile e persa in se stessa, tanto che dovette scuoterla più volte.
Caterina si volto e guardandolo disse: se tu vedessi ciò che vedo, non mi chiameresti!
L’apparizione era ormai svanita e la bambina scoppio in un pianto a dirotto. Probabilmente fu proprio questo evento che la condusse ad entrare nel Terz’Ordine dei domenicani
Articolo e foto: Gabriele Ruffoli
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