Ogni appuntamento è riservato ad un ristretto pubblico di solo quindici persone.
Questa volta la Corini è impegnata a narrare spaziando tra il linguaggio del corpo e della parola, la vicenda realmente accaduta dellalfiere Cristoph Rilke. Un giovane di diciotto anni che venne trucidato senza motivo dai turchi in Ungheria nel corso di una battaglia. Lui voleva solo tornare a casa.
Le altre date sono: ad ottobre il 13 e 14. Il sabato alle 21,30 e la domenica alle 19.
Il biglietto di ingresso è di euro 10 e si può visitare anche tutto il Castello. Informazioni e prenotazioni presso Clanis: 3346266850 – 0578 20530 o al 3487658700.
Gabriela Corini, dopo un eclettico percorso improntato ad una ricerca di teatro interdisciplinare molto legato al corpo ed allimmagine, si spoglia di qualunque concetto di regia, per entrare nella narrazione, attraverso una esplorazione sensoriale. Ha alle spalle una massiccia esperienza nel teatro danza e a proposito si ricorda tra i suoi lavori: Icaro, Mediterranea, Miraggi.
La performance desidera nella sua essenzialità non inseguire ipotesi di teatralizzazione, ma si propone piuttosto di dare materialità al testo, incarnando la voce della poesia stessa. Un allestimento essenziale dunque, privo di orpelli, che trova nellinstallazione allinterno del Castello, la sua più consona collocazione.
Rainer Maria Rilke trasse i temi di Die Weise von Liebe und Tod des Cornets Christoph Rilke da una cronaca apparsa nel 1665 a Regensburg, una relazione del conte Johan von Stauffemberg, secondo cui, lalfiere Christoph Rilke, fratello di Otto von Rilke, signore di Langenau, Grànitz e Ziegra, avrebbe prematuramente incontrato la morte nel 1663, in Ungheria, combattendo contro i turchi durante la campagna di Raimondo Montecuccoli.
Scritto nel 1899 e pubblicato nella stesura definitiva nel 1912, il testo riscosse un successo travolgente, come scrisse Ladislao Mittner, e con ogni probabilità senza precedenti nella storia della lirica di tutta la letteratura mondiale .
Effettivamente ne furono vendute cinquemila copie nelle prime tre settimane, quasi duecentomila entro il 1922. Successo purtroppo nutrito anche dalla presenza al fronte di giovanissimi soldati, che fecero di questopera la loro dolorosa voce.
Costruito attraverso vividi frammenti il testo risulta nel suo complesso un opera di pura poesia, conseguendo comunque attraverso il susseguirsi dei capitoli, la forma narrativa del racconto.
E una donna in questo caso che narra, sorta di dea della prossimità, la quale si affianca ai ragazzi condividendo il loro ineluttabile karma sottolineando, attraverso una purezza incondizionata della sua partecipazione, i sentimenti umani e teneri di chi non conosce odio, ma catarticamente si appresta ad un dovere.
Rainer Maria Rilke (Praga, 4 dicembre 1875 Montreux, 29 dicembre 1926) è stato un poeta e scrittore austriaco di origine boema. È considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo. Autore di opere sia in prosa che in poesia, è famoso soprattutto per le Elegie duinesi(scritte durante il soggiorno a Duino), i Sonetti a Orfeo e I quaderni di Malte Laurids Brigge.
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