Quattro stelle per l’annata 2011 e la grande affermazione del “Sistema Montepulciano” anche sul fronte della tutela ambientale e del risparmio energetico. Sono questi i risultati più vistosi della giornata clou dell’Anteprima del Vino Nobile 2012, quella che ha visto 150 giornalisti provenienti da tutto il mondo impegnati nelle degustazioni del pregiato rosso DOCG (e delle altre denominazioni del territorio) e negli incontri con le 34 aziende presenti alla kermesse.
La valutazione che una commissione tecnica, formata da enologi e da rappresentanti dei consumatori, ha attribuito ai prototipi della vendemmia 2011 è stata comunicata da Federico Carletti, Presidente del Consorzio del Vino Nobile, e da Andrea Rossi, Sindaco di Montepulciano.
Un’annata vicina dunque all’eccellenza (il massimo è 5 stelle, ottenuto nel terzo millennio solo dal 2006 e 2007) che conferma la vocazione vinicola di altissima qualità di questo territorio collinare. “Nonostante il caldo torrido di fine agosto – spiegano gli esperti – con i dovuti accorgimenti è stato possibile ottenere vini di alto livello qualitativo con buone intensità coloranti, tannini abbastanza morbidi ed aromi ben sviluppati”.
Ma la degustazione della stampa specializzata ha confermato gli ampi consensi che, fin dalle tre giornate riservate agli operatori, hanno riscosso anche le altre due vendemmie proposte in Anteprima con il Nobile 2009 e la Riserva 2008. Teatro della manifestazione, che dopo i wine-test è proseguita fino alla serata con la visita alle aziende distribuite sul territorio, è stata ancora la Fortezza, uno degli edifici più antichi della cittadina rinascimentale, riaperto lo scorso anno, dopo un primo, significativo intervento di restauro, proprio in occasione dell’Anteprima.
«La Fortezza è, in questo momento, il risultato più visibile del cosiddetto Sistema Montepulciano – ha affermato il Presidente Carletti – il progetto formalizzato nel 2009 – e al quale abbiamo immediatamente aderito con convinzione – che vede impegnati sullo stesso fronte il Comune, l’imprenditoria privata ed il tessuto associativo. Il primo restauro dell’edificio è stato realizzato con risorse messe per lo più a disposizione dai produttori di Vino Nobile; ora proseguiremo per fare della Fortezza la “casa” del nostro pregiato prodotto ed il polo di riferimento delle attività economiche locali».
A Carletti ha fatto eco il Sindaco che, dopo aver ricordato che la recentissima missione congiunta negli Stati Uniti ha prodotto un risultato eccezionale per la Fortezza (e cioè un impegno per mezzo milione di Euro dell’Università di Kennesaw) ha aggiunto «che lo sviluppo non sarebbe tale se non si coniugasse con il rispetto dell’ambiente. Dobbiamo lasciare alle future generazioni un territorio sviluppato ma anche ben tenuto, almeno uguale a quello che abbiamo ricevuto».
Tra primati, case history di cantine eco-friendly ed impianti pubblici di energia pulita, ecco dunque Montepulciano, dove l’alleanza virtuosa tra i produttori del Consorzio del Vino Nobile e il Comune dà vita ad un laboratorio di idee e progetti eco-sostenibili che sperimentano la Green Economy applicata al vino. Gli esempi sono numerosi e anche sorprendenti.
Si va infatti dalla prima cantina in Europa completamente off-grid ed autosufficiente dal punto di vista energetico, alla più grande fattoria vitata, caso più unico che raro in Italia, 100% biodinamica. Si va ancora dall’azienda dove è l’energia del sole a garantire il giusto clima al vino che riposa in barrique e tonneaux, a quella che si alimenta invece con l’energia della terra, tutte pronte a contribuire all’impianto comunale per il recupero di energia dalle biomasse vegetali e a fornire, attraverso la potatura intelligente dei loro vigneti, il “carburante” per un impianto a dissociazione molecolare (dunque ad emissioni zero) che sorgerà sul territorio per “illuminare” edifici e servizi pubblici.
Su una zona di produzione che conta un’estensione complessiva coltivata a vigneto di 2.100 ettari, di cui 1.300 iscritti all’albo del Vino Nobile di Montepulciano, e una superficie comunale di 16.500 ettari, a Montepulciano sono molti gli esempi di cantine che guardano alla filosofia delle 3 “R”: ridurre (i consumi idrici, le emissioni e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua), riutilizzare (ad esempio l’acqua, grazie agli impianti di depurazione), riciclare (vetro, sughero, carta e imballaggi).
La stessa Anteprima è stata “amica” dell’ambiente visto che tutti i materiali usati sono di compostaggio, perfino per le tecnologie, come le penne usb, insolitamente fatte di carta.