Ancora pochi giorni e poi prenderà il
quantitativamente scarso e di dimensioni più piccole rispetto alla media.
Minori quantità che indiscutibilmente si ripercuotono anche sul prezzo di
vendita:“Sarà difficile ipotizzarlo nel dettaglio – spiega il Presidente
dell’Associazione Tartufai Senesi Valentino Berni – almeno fino a quando non avremo adagiato il prezioso prodotto dei cestini. Ma alla luce della tendenza
nazionale manifestatasi nell’incontro di Alba poche settimane fa e i dati
acquisiti ad oggi qui nel nostro territorio, oggi si può pensare ad un prezzo
oscillante dai 3’000 ai 5’000 Euro al Kg”.
A rischio dunque la stagione tartufigena? Non si direbbe, perchè nonostante i
quantitativi scarsi la qualità rimane comunque altissima, il profumo e il
sapore del prezioso tubero inalterato e l’appetibilità degli estimatori
costante. “Una minore quantità non significa annata negativa – aggiunge Berni –
anzi, colgo l’occasione per invitare gli estimatori del Tuber Magnatum Pico a
non mancare al tradizionale appuntamento con la Mostra Mercato del Tartufo
Bianco delle Crete Senesi, vera sentinella del nostro paesaggio incontaminato
in quanto cresce soltanto in ambienti totalmente privi di qualsiasi forma di
inquinamento” .
E per regalare a quanti parteciperanno un’esperienza indimenticabile, si
continua a preparare in ogni dettaglio la festa: botteghe d’arte, artigianato
locale e prodotti tipici del territorio al centro della scena, ricerca guidata
del “Diamante delle Crete” nell’area tartufigena del Mabbione con i tartufai
dell’Associazione Tartufai Senesi (su prenotazione), l’apericena al Museo del
Tartufo e per le vie del Borgo, le cene-spettacolo e le performance della
Compagnia del Drago Nero, le degustazioni guidate di tartufo in abbinamento a
cioccolato, distillati e spumanti, il “Bussino del Gusto” che conduce i
visitatori in tour degustativi alla scoperta dei prodotti tipici fra i paesaggi
delle Crete, i concorsi dedicati alla gastronomia del territorio come la 15°
edizione del Premio Sapori Senesi con i migliori pecorini senesi, o il concorso
sulla cucina tipica locale riservato agli istituto albergheri. Tante anche le
occasioni di confronto per conoscere più a fondo questo territorio e il suo
tubero: sabato 10 novembre si parlerà de “La cultura del Tartufo come bene
immateriale UNESCO: il territorio dove nasce, le esperienze, le prospettive
future per i territori rurali e la domanda di annessione” ma anche del nuovo
sistema di tracciabilità realizzato in collaborazione con l’Università degli
Studi di Siena, mentre nel fine settimana del 17-18 novembre si occuperà di
“Siena Coltiva Tartufo: Crete Senesi, tartufo e tartuficoltura come sviluppo
del territorio rurale”.
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