Sabato 25 Febbraio, dalle 16 alle 19, nelle Sale di Palazzo Patrizi, in Via di Città, si terrà l’iniziativa “Batti l’asta della solidarietà”, asta di beneficenza organizzata dal Coordinamento delle Donne di Contrada con il patrocinio del Comune di Siena. Il ricavato andrà a sostenere il progetto messo in piedi dal Gruppo Donatori di Sangue delle 17 consorelle che si chiama “ Uguali ma diversi “ e punta ad aiutare i bambini che incontrano difficoltà di lettura e scrittura, prevenendo eventuali conseguenze psico-patologiche. Riguarda addirittura più di 900 bambini delle classi seconda e terza elementare degli istituti senesi.
Questa “asta del cuore” porta la firma delle donne delle diciassette contrade che stanno realizzando degli oggetti speciali da far battere all’asta.
Oggetti di grande valore, non solo per le mani che li hanno modellati, ma soprattutto perchè il ricavato della vendita è destinato ad uno scopo benefico:
aiutare i bambini con problemi di dislessia. Piccoli che incontrano difficoltà nell’apprendimento a causa di questa sindrome del disturbo dell’apprendimento che colpisce numerosi bambini anche a Siena.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune che ha concesso gratuitamente lo spazio dove troveranno collocazione le opere messe a disposizione dalle donne di tutte e 17 le Contrade.
Le artiste “rosa” non mancano; c’è chi lo fa di professione e chi semplicemente coltiva la passione. I pezzi da battere all’asta saranno numerosi e di ogni genere, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla fotografia ai barberi. La mattina del 25 febbraio tutti gli oggetti potranno essere visionati, prima che inizi la corsa per accaparrarsi queste opere del cuore. Il fiore all’occhiello dell’iniziativa sarebbe quello di creare, al termine del percorso, nell’ospedale senese, un centro di eccellenza in grado di sostenere proprio le famiglie con figli che presentano difficoltà di apprendimento.
Le donne tartuchine intanto, hanno svelato le loro opere, si tratta di un coprilibro lavorato in cuoio bordato di Suor Maria Rosa Guerrini, un cavallo con cornice, scultura in ceramica e cornice con vetro di Vittoria Marziari Donati, la “Falena”, lampada scultura in ferro battuto e pietra scolpita di Maria Rosa Pallanti, “I Cittini del Palio”, tre disegni acquerello su carta di Viola Tanganelli ed “Il bacio rubato”, acrilico su cartoncino con cornice in legno semi dorato di Marta Venturi.