Sarà una musica d’ispirazione etrusca suonata da Stefano Cocco Cantini con un flauto realizzato in base a strumenti antichi originali conservati nei musei toscani accanto ai consueti strumenti del jazz, ad allietare il sabato di Bluetrusco. Appuntamento questa sera alle 22 con  il celebre musicista, conosciuto per la sua bravura con il sax, che oltre ad esibirsi con Giulio Stracciati (chitarra), nel nome della nota blu che dà il nome alla manifestazione, suonerà e racconterà i particolari di questo strumento, con il quale si è esibito al museo Louvre a Parigi e in pochissimi altri luoghi d’eccezione. Tra questi, una piazza del Castello di Murlo, che per l’occasione è illuminato di blu.
Del resto, questa è la giornata dedicata ai suoni e ai colori antichi. SI partirà questa mattina alle 11 con la consueta visita agli scavi in compagnia di Anthony Tuck, il curatore della campagna per conto dell’università del Massachusetts Amherst. Da non perdere il laboratorio con l’archeologa Sabina Calderone, sui colori dell’antichità , su prenotazione. Nel pomeriggio, alle 17, si parlerà di archeologia e musica. Ovvero di reperti, immagini e suoni del mondo antico grazie agli archeologi Susanna Sarti, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana e Giulio Paolucci, direttore del Museo civico archeologico di Chianciano Terme.
Questa iniziativa precede una giornata, quella di domani, interamente dedicata a Ranuccio Bianchi Bandinelli. Assolutamente da non perdere sino a domenica, le mostre e le degustazioni (con possibilità di cene a prezzi contenuti) nell’altra piazza del castello, o nei ristoranti convenzionati che si trovano a breve distanza.
Continua così un festival ricco di attrazioni e di emozioni,  fra queste l’incontro, dopo vent’anni di distanza, tra i murlesi e il professor Alberto Piazza, che guidò lo studio sul Dna della popolazione locale prelevato agli abitanti.