Scopo dell’acquisizione il salvataggio documentario-informativo, oltre che della ricerca di rarità collezionistico – amatoriali, significative ed apprezzabili per eccellenza di realizzazione e qualità di stampa. Tutto ciò grazie alla digitalizzazione del materiale contenuto nell’Archivio effettuata per conto della Fondazione da Photographica s.n.c. Per qualità e varietà di tipologie iconografiche, la ricchissima collezione fotografica, offre una prospettiva a 360° sulla città e sulla provincia di Siena nella documentazione del patrimonio, della sua storia, delle tradizioni e della vita quotidiana.
Un suggestivo viaggio attraverso, strade, piazze, prestigiosi palazzi, ma anche immagini di persone o gruppi che rievocano occasioni ed eventi. E’ inoltre testimonianza di una tradizione fotografica di ottimo livello tra professionisti e dilettanti della città. In particolare sulla ditta di Paolo Lombardi, Malandrini ha raccolto il corpus più significativo oggi esistente, che permette di ricostruirne l’attività ed il ruolo nella vita culturale senese tra Ottocento e Novecento. Altri fotografi dei quali si conserva un patrimonio significativo ed esteticamente molto rilevante sono: Giovanni Barucci, Edith Arnaldi, lo Studio Massarelli, lo Studio Grassi e altri ancora. L’archiviazione del Fondo Malandrini, basata su una struttura foto-documentaria storica di pregio elevato, ha conservato la fisionomia articolata per nuclei tematici, già individuati dal collezionista stesso (es. arte senese, Palio), oppure per provenienza (es. fondo Lombardi), supporto (es. lastre di vetro), conservazione (es. album e cartelle originali), funzione informativo/documentaria (es. manoscritti e cataloghi a stampa). In particolare, sono oltre settecento le immagini presenti in archivio sul tema del Palio, attraverso cui si possono ampliamente documentare i momenti più importanti dell’evento, dalle monture alle comparse, dalla passeggiata storica alla corsa, con le prime foto che risalgono alla seconda metà dell’800.
L’archivio fotografico è interamente consultabile on line sul sito della Fondazione all’indirizzo: http://www.fondazionemps.it/OpereWeb/it/ArchivioMalandrini.aspx
La mostra, curata da Fondazione Mps e dalla sua società strumentale Vernice Progetti Culturali, rimarrà aperta fino al 31 agosto 2012, dalle 14 alle 18. Ingresso libero.
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