D’ora in poi visitare il Museo Civico di Palazzo Pubblico di Siena sarà un’esperienza innovativa e multisensoriale. Tra i progetti strutturali di Siena Capitale italiana della cultura 2015 c’è infatti l’operazione di lighting design del museo che ospita il Buongoverno e la Maestà di Simone Martini. Nel complesso più della metà del budget disponibile sarà infatti impiegato in interventi strutturali che comprendono restauri e progetti di riuso di spazi urbani.
“La nostra idea è stata da subito quella di non utilizzare il budget esclusivamente per gli eventi che si sarebbero conclusi nel corso del 2015 – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Siena Massimo Vedovelli – ma approfittare del nostro status di capitale della cultura per questo anno per gettare le basi per un lavoro di crescita continua in campo artistico e culturale e soprattutto per valorizzare al meglio l’enorme patrimonio che ci viene dal passato. In questa ottica, accanto alle riflessioni che nel corso dell’anno faremo sull’arte contemporanea o sulle discipline performative, abbiamo voluto ripensare l’illuminazione e la fruizione del Museo Civico: sale bellissime che potranno essere così visitate in maniera del tutto innovativa”.
Il progetto di lighting design è adesso in fase di definizione ma l’intento è quello di migliorare la fruizione e la percezione del Museo Civico della città, dentro al Palazzo Pubblico di piazza del Campo.
Nel dettaglio la nuova illuminazione sarà in grado di non interferire con la fruizione visiva delle sale, di controllare fenomeni di abbagliamento, e di rendere uniforme e corretta la visione, con corpi luminosi non invasivi e il più possibile nascosti. Le luci, a led, permetteranno un controllo della luminosità e alla percezione dei cromatismi, integrando le nuove tecnologie con approfonditi studi di fisica ottica e teorie elaborate nell’ambito delle neuro-scienze e della neuro-estetica, indagando in profondità le valenze cromatiche e la partitura pittorica delle opere.
“Ritengo importante sottolineare – specifica ancora l’assessore Vedovelli – che questo modo di aprire il museo alle grandi potenzialità tecnologiche nasce dalle tematiche sviluppate in fase di elaborazione del Bid book presentato per la candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019, in particolare il ruolo della luce nella valorizzazione del patrimonio storico artistico e i progetti sulla facilitazione dell’accessibilità fisica e cognitiva degli spazi museali e di patrimonio. Un grande lavoro di progettazione che indipendentemente dal risultato ottenuto sta dando e darà i suoi frutti”.
Altre operazioni strutturali previste dal programma di Siena capitale 2015 sono lo studio di fattibilità per creare un centro culturale ed educativo sulla mobilità dolce e sostenibile nello spazio del “tartarugone” di piazza del Mercato, un porticato che ha ospitato il mercato coperto della città alle spalle di piazza del Campo, ma anche un bando per il riuso degli spazi interni alla Fortezza Medicea e la nuova segnaletica turistica, di indicazione e orientamento, per i percorsi nel centro storico. Circa un quinto del budget (oltre 200 mila euro) sarà poi investito nei restauri delle opere di Ambrogio Lorenzetti, in parte allestiti al Santa Maria della Scala ed il lavoro farà da prologo quindi ad una mostra negli spazi espositivi del complesso monumentale.
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