Dario Parrini e Stefano Scaramelli a confronto con i Comitati della Val d’Elsa
Occasione importante con dibattito, proiezione di video, apertura verso tutti. Sarà così, in stile “renziano” il prossimo appuntamento del Terre di Siena Adesso Tour che farà tappa a Poggibonsi, Sala Polivalente La Ginestra, lunedì 17 giugno (ore 21) quando, con Stefano Scaramelli coordinatore provinciale dei Comitati per Matteo Renzi, interverrà anche l’Onorevole Dario Parrini, Deputato Pd, per dirsi come riuscire a trasferire il grande entusiasmo dei comitati e la loro voglia di cambiare l’Italia e le nostre città dentro un Pd che i renziani Senesi auspicano più aperto, moderno e riformista. Capace di aver coraggio per dare del tu al futuro. Per l’evento nazionale di fine mese, “Open Pd” la tappa di Poggibonsi è propedeutica e sarà anche l’occasione per festeggiare l’elezione di Bruno Valentini sindaco di Siena e con lui l’elezione di tanti consiglieri comunali che avevano fatto parte dei comitati pro Renzi. Un nuovo appuntamento, da cui potrebbero uscire anche delle sorprese. E su Valentini Scaramelli dice: “lo abbiamo appoggiato fin dalla prima uscita pubblica il 9 aprile a Siena. Abbiamo scommesso su Valentini perché in lui abbiamo visto quell’innovazione, anche in campo istituzionale, indispensabile a Siena. La sua vittoria dimostra – continua Scaramelli – che l’esperienza delle Primarie e l’entusiasmo lanciati da Matteo Renzi, anche a Siena, hanno portato ottimi risultati. Con la vittoria di Valentini inizia la sfida per realizzare un governo di rinascita dell’area senese, per rilanciare economia, società e cultura. Siena deve ripartire e tornare ad essere la città del Buongoverno, come più volte ha ribadito Renzi negli incontri in città. Un impegno proteso alla promozione del merito, della trasparenza e dell’equità che stiamo portando avanti anche con il “Terre di Siena Adesso Tour”. La voglia di cambiamento che è nata nel Senese prosegue anche con i prossimi appuntamenti elettorali che, nel 2014, vedranno molti comuni andare alle urne. E la scelta del primo cittadino deve essere sempre più una scelta condivisa e aperta alla partecipazione di tutti i cittadini. È dai Comuni che è possibile iniziare a cambiare l’Italia”.