La contrada di Porta Nova, con il fantino Alessandro Guerrini detto “Cobra”, in groppa a Nuvola, ha vinto il palio dei Somari 2012, edizione numero 55.
Per la contrada bianconera, una delle quattro del centro storico di Torrita di Siena, si tratta del settimo trionfo nella sua storia, a cinque anni dal precedente. Per il venticinquenne Guerrini, aretino di Cortona, è invece la seconda vittoria nella corsa a dorso di ciuco dopo quella conseguita nel 2003, ad appena 16 anni, con il giubbetto della Stazione.
La manifestazione è stata accompagnata fino alle prime ore del pomeriggio da uno splendido sole e da temperature primaverili. Poi si è levato un vento piuttosto teso che ha rinfrescato l’aria ma ha allontanato i temporali che si sono rovesciati in zone anche vicine a Torrita, garantendo alla competizione condizioni ideali.
Confermando la tendenza che si era manifestata fin dai primi appuntamenti di questa edizione, anche nella giornata decisiva il palio dei somari ha richiamato un pubblico enorme che durante la mattinata ha stipato la graziosa cittadella medievale, per ammirare le esibizioni di sbandieratori e tamburini e la passeggiata storica di oltre duecento figuranti, e che nel pomeriggio ha rapidamente riempito le tribune che affacciano sull’anello di tufo, allestito come sempre nello sferisterio torritese. Alla fine si sono contate circa 5.000 presenze.
Le quattro batterie hanno visto le affermazioni della Stazione (su Porta Gavina), di Porta a Pago (su Refenero), di Cavone (su Porta a Sole) e di Porta Nova (su Le Fonti). Nel recupero Refenero, con il diciottenne fantino debuttante Giacomo “Granocchia” Ciancagli, di Brolio (AR), è riuscito a staccare il biglietto per la finale.
Le eliminatorie hanno comunque chiaramente evidenziato la competitività di Porta Nova e Cavone, entrambe in grado di lottare per la vittoria grazie al perfetto mix somaro – fantino.
La carriera decisiva per assegnazione del bel panno dipinto da Rita Rossella Ciani ha vissuto momenti di tensione.
La mossa si è dimostrata subito problematica a causa del carattere indocile del somaro Clementina, toccato in sorte alla Stazione (ed al suo fantino Valentino “Pirata” Bussu), che spingendo con il petto contro il canape ha costretto più volte il mossiere a calare anticipatamente la fune.
Poi si sono verificate due false partenze per l’impossibilità di trovare un allineamento regolare tra i canapi e quando, alla fine, è stata data la partenza valida, alcuni contradaioli hanno protestato contro l’atteggiamento troppo incerto del palco dei giudici, abbozzando un’invasione di pista.
La gara è stata dunque sospesa, grazie all’impegno della stragrande maggioranza dei contradaioli gli animi si sono calmati, e finalmente è potuta partire regolarmente la finale.
Come si era già verificato in precedenza, Cavone, con il trentacinquenne Andrea Peruzzi detto “Drago”, e Porta Nova hanno subito preso il largo, facendo praticamente gara a sé. Refenero e Stazione hanno provato a contrastare le due fuggitive ma non hanno mai dato l’impressione di poter realmente lottare per la vittoria mentre Porta a Pago è rimasta subito tagliata fuori.
Il duello tra Guerrini (su Nuvola) e Peruzzi (su Murritta) è stato tanto spettacolare quanto incerto e corretto ma il giovane aretino ha fatto valere le accelerazioni del suo somaro per vincere con breve margine sull’indomabile avversario.
Subito dopo è esplosa la festa che si è immediatamente spostata (come piace a tanti torritesi) nella centrale Piazza Matteotti, lo slargo “di tutti” anche se situato nel bel rione bianconero.
Emozione per il Presidente Ivo Pieri, che ha detto che, dopo aver esordito nel 2007 con una vittoria, non avrebbe potuto concludere meglio il suo mandato; commozione per il contradaiolo DOC Enrico Buracchi, una delle anime di Porta Nova; grande gioia per il fantino che, da autentico sportivo (è anche un ottimo cavallerizzo, con alcune presenze nelle prove del Palio di Siena), ha ammesso che, dopo la carriera del 2011, temeva di non essere più in grado di vincere e ha definito Nuvola uno dei migliori somari che gli siano mai toccati. Per la dirigenza bianconera, che per la quarta volta ha schierato Cobra, è arrivata la conferma che, con un destriero all’altezza, questo fantino ha talento e motivazioni più che sufficienti per essere un vincente.
Nella giornata si sono svolte anche una serie di premiazioni. Come era nelle previsioni, la contrada de Le Fonti ha fatto “cappotto” nella gara per sbandieratori e tamburini. La giuria ha infatti premiato come migliori della serata di sabato sia la coppia di sbandieratori, formata da Stefano Falegnami e Gabriele Grotti, sia quella dei tamburini, composta da Ettore Cassioli e Lorenzo Papini.
All’armato di Porta Gavina, Giovanni Falchi, è andato il premio Gattamelata, per la miglior comparsa del corteo storico mentre un riconoscimento speciale è stato assegnato allo speaker del palio, Luca Mosconi.