Con la leggerezza dell’essere e l’autoironia, giocando con il movimento e lo spazio, Giorgio Rossi invita a cercare la strada verso la creazione artistica a partire dal quotidiano, seguendo la via tracciata da alcuni dei suoi maestri, che hanno scritto e scrivono la storia del teatro-danza contemporaneo: Isadora Duncan, Alvin Nikolais, Carolyn Carlson, Pina Bausch.
Il gesto creativo diventa quindi possibilità di ampliare le proprie esperienze fisiche, non solo come semplici attività motorie ma anche di ascolto, di riscoperta e di serena accettazione di un corpo dimenticato, e tuttavia reale.
Diventa esperienza poetica in cui proprio il corpo riscoperto possa esprimere le proprie emozioni, anche malgrado sé, e come esperienza che permette di accrescere la capacità narrativa del corpo, al fine di tentare di avvicinarsi alla conoscenza del sé e alla relazione con gli altri, attraverso un proprio linguaggio comunicativo.
Giorgio Rossi, “mammifero danzante”, fa parte di quella specie di esseri in via di estinzione che crede profondamente nell’immaginazione e nel suo potere creativo. Il suo lavoro si basa su spazio, tempo, mozione, ritmo e forma: principi fondamentali che si incontrano nella quotidianità, luogo d’elezione in cui i sensi sviluppano le infinite esperienze che possono diventare spunto per l’espressione artistica.
Per informazioni e iscrizioni: Corte dei Miracoli uffstampa@lacortedeimiracoli.org, tel. 0577 48596, www.lacortedeimiracoli.org.
C’è ancora tempo per le iscrizioni fino a lunedì 21 novembre
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