Il legame tra poesia e arti figurative, versi che determinano colori, che ispirano forme. Questo il tema del prossimo incontro della rassegna “stARTers – assaggi d’arte”con il pittore newyorchese Ken Buhler al Siena Art Institute per martedì 2 dicembre alle ore 18 (Via Tommaso Pendola 37, ingresso libero, presentazione in inglese).
Ken Buhler è uno di quegli artisti che trae ispirazione dal linguaggio per dare forma alle sue idee visive. La sua ultima serie di dipinti, “Shakespeare’s Garden”, è fortemente ispirata alle espressioni che Shakespeare usa per descrivere il mondo naturale.
Oltre ad utilizzare le descrizioni in sé come catalizzatori di idee visive (si contano almeno 150 differenti specie botaniche nell’opera di Shakespeare), Buhler ha fatto un lavoro di ricerca sui disegni dei tessuti e degli elementi decorativi di epoca Elisabettiana.
“La storia delle arti visive documenta come culture diverse hanno concepito il mondo naturale in forme o motivi decorativi – dice Buhler – e questi spesso sono diventati elementi identificativi di un certo periodo storico. Il mondo naturale incide fortemente sul mio lavoro. La luce, il colore, il suono danno forma al mio personale volcabolario visivo”.
La serie Shakespeare’s Garden, che comprende sia tele di grande formato sia acquarelli su carta, è un tentativo di fondere tutti questi diversi strati di esperienza in colori, superficie e forme.