Eccolo il nuovo Cantiere Internazionale d’Arte che apre questa 36ª edizione dedicata al suo fondatore Hans Werner Henze per il suo 85° compleanno e ispirata al Paradiso Dantesco secondo l’impalcatura concettuale disegnata per questi 3 anni di direzione artistica da Detlev Glanert che, con Roland Böer, guida la kermesse dal 2009.
Giovedì 21 luglio alle ore 17.00 primo appuntamento di questo cammino fra arte, musica e teatro che terminerà il 31 luglio, con il vernissage della mostra Il Grande Gioco di Enzo e Giuseppe Ragazzini: padre e figlio esporranno le loro opere nello spazio sontuoso della Galleria Opio5.
E se Enzo è annoverato fra i più eclettici fotografi italiani, impegnato fra sperimentazione e reportage, Giuseppe sepppur giovanissimo, ha già una fama che lo precede: presentato da Philippe Daverio per la sua recente mostra milanese ha realizzato video e scene per numerosi artisti della scena contemporanea (Avion Travel, Gianna Nannini, Paolo Conte) e vanta collaborazioni illustri con Le Monde, Repubblica e il Piccolo Teatro dove debutterà a settembre con le sue video scenografie. La qualità del suo tratto onirico e al tempo stesso surreale si confronterà con lo sguardo realistico dell’obiettivo di Enzo che ha imprigionato sulla pellicola i Pop Festival dell’Isola di Wight e di Hyde Park degli anni della contestazione.
Alle ore 18.30 in Piazza Grande un concerto festoso delle Bande della Valdichiana: come il pifferaio di Hamelin le bande della zona risaliranno il corso di Montepulciano richiamando il pubblico al suono di musiche popolari.
Roland Böer salirà sul podio del suggestivo palco di Piazza Grande per il primo Concerto sinfonico del 36° Cantiere alle ore 21.30. I giovani promettenti musicisti dell’Orchestra del Royal Northern College of Music di Manchester eseguiranno la Sinfonia per Aida di Giuseppe Verdi, Il tessuto vocale del soprano Rosa Silber di Henze, La guida del giovane all’orchestra op. 34 – variazione e fuga su tema di Purcell composta da Britten e la Sinfonia n.1 in si bemolle op. 38 Primavera di Robert Schumann.