Un menù di nome Carlo (Cracco)

“Che piatto è Cracco?” La domanda del nostro direttore Katiuscia Vaselli lo “mette in difficoltà” dice lui che, dopo qualche secondo di silenzio, si dichiara “un menù”. Signori, Carlo Cracco è servito! A Siena, ospite dell’associazione Etica & Sviluppo, il Carlo nazionale è stato ieri e parlare del suo libro ma anche dei prodotti del territorio e no, lo giuriamo, non ha voluto affrontare il tema delle patatine.

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Per quanto la curiosità di tutti sia stata sui contenuti del libro ‘In principio era l’anguria salata‘, Cracco  – elegantemente introdotto da Lucia Vichi, presidente dell’associazione Etica & Sviluppo, ha voluto sottolineare il piacere che prova nell’essere presente per sostenere e sensibilizzare la cultura del territorio: “Questo è un territorio che non ha paragoni al mondo ed ha bisogno di essere protetto. Per farlo, bisogna capirne il suo reale fabbisogno”.

D’altronde lui sembra capirne più di tanti altri, mostrandosi competente e spiegandosi con toni chiari e decisi, anche quando risponde alle tante domande che gli vengono poste al riguardo, sempre con quel tocco ironico che, paradossalmente, enfatizza ancora di più l’importanza del tema.

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Ma venendo al libro, che diamine ci incastra il sale con l’anguria? Nella risposta alberga anche il significato del libro e il ‘master‘ chef  lo spiega con una nota quasi romantica, aggiungendo un pizzico di nostalgia nel raccontare di un Carlo Cracco bambino al campo estivo della parrocchia che, goloso di anguria, ne avvista un’enorme fetta che tutti stavano bellamente ignorando. La conquista come un trofeo, avvertendo il sale già dal primo morso e suscitando le risate di tutti quelli intorno a lui. Una lezione imparata? Sicuramente, ma oggi è lui a impartire lezioni, raccontando la sua cucina in un viaggio che non attraversa solo il gusto ma fa tappa in ognuno dei cinque sensi. Insomma, il temuto giudice di Master Chef ci mostra il suo lato più profondo e riflessivo, uno spaccato di vita che compare tra le pagine del suo libro e ci suggerisce i sapori, gli odori e il percorso degli ingredienti dalla terra alla tavola… E poi, diciamocelo, se è Carlo Cracco a parlarne, ascoltiamo tutt(e)i volentieri!

Arianna Falchi